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PAPA BERGOGLIO
Il 21 aprile 2025 è morto papa Bergoglio! Almeno ufficialmente questa è la data della sua scomparsa. Però molte persone pensano che il papa sia morto molto tempo prima e che la sua lunga malattia sia stata solo una scusa per nascondere l’accaduto. Come accade da qualche tempo le persone si dividono in due grandi gruppi: coloro che non credono a niente e quelli che credono a tutto. In realtà non si capisce il perché le autorità dovrebbero nascondere la morte del papa, c’è dietro un mistero? E nel caso quale?
Personalmente non sono interessato al papa, alla chiesa, alla religione in generale, se non per pura curiosità. Quindi se era già morto prima della data ufficiale o meno, non mi è mai interessato. Anche perché quale notizia può essere vera e quale solo falsa? Del papa ricordo che quando è stato presentato ai fedeli in piazza San Pietro per la prima volta, ha esclamato: BUONASERA! Come se fosse un uomo semplice, normale, comune. In effetti non lo era proprio, era il papa, non uno qualsiasi e quella buonasera così ordinaria, nella sua bocca l’ho sentita stonata, non appropriata al suo ruolo.
Una sensazione di disagio che mi ha colpito subito. Probabilmente la mia esperienza, il mio passato e tutto ciò che ho imparato, mi hanno forgiato a considerare che ogni persona deve rispettare la propria funzione e adattarsi ad essa, altrimenti si mischiano gli incarichi, le faccende a cui si è deputati creando confusione. In seguito il mio disagio è aumentato man mano che il nuovo papa esercitava il suo papato. La situazione era nata già in maniera molto strana, perché il papa precedente non era morto, non ancora. Ricordo la frase che andava per la maggiore: morto un papa se ne fa un altro! Però Benedetto XVI era ancora vivo! Certamente molto stanco ma vivo.
Il papa precedente ancora vivente e se ne elegge un altro? Non capisco. Due papi, anche se Benedetto XVI era chiamato emerito, completamente diversi. Il vecchio tutto teologia, studio e ortodosso nella sua missione, il nuovo molto alla mano, pratico, semplice, esattamente come il nome che aveva scelto. Però innovativo in tutto o quasi rispetto ai papi che lo avevano preceduto. Aperto a tutte le altre religioni, aperto alla diversità di genere. “Chi sono io per giudicare?” Disse in un’occasione parlando dei GAY. Per poi esclamare: “c’è troppa frociaggine qui!” Come se avesse ricevuto un suggerimento in merito da chissà chi. Comunque molto portato a seguire la corrente del potere del momento. Non diverso da altri papi che si sono sintonizzati nel passato con chi deteneva il comando o era il più forte. Adeguandosi a ciò che i potentati obbligavano, sia per il green pass, il clima, l’immigrazione, il vaccino anti Covid e ancora più severo per i suoi concittadini del Vaticano che erano obbligati, pena il licenziamento, ad avere la certificazione sempre più aggiornata del permesso. Così come non si poteva dire messa ecc. Insomma Papa Francesco pareva pendere dalle labbra di chi esercitava nel mondo il potere. Però tutto ciò era obbligato a farlo per tutelare i fedeli e i suoi concittadini? Almeno agli occhi dei giornali e dei media in generale era corretto così. Il papa giusto al momento giusto. Pareva essere stato scelto a proposito. D’altra parte aveva preso parte alle conferenze del World Economic Forum di Klaus Schwab, a quale titolo?
Pur non seguendo ciò che il papa affermava e dichiarava, era inevitabile tramite i telegiornali, le interviste, i commenti quotidiani che i media trasmettevano, rimanere al corrente di ciò che papa Francesco predicava. Colpito dalle parole pace, misericordia, preghiera, ma anche dallo schiaffo alla cinese che lo aveva trattenuto con forza durante un suo passaggio tra la gente. Il papa è un essere umano come tutti però anche il rappresentante di Dio sulla Terra, almeno così dicono.
Mentre accetto il comportamento sanguigno e a volte violento, della figura di Don Camillo, perché in quel contesto bipolare non lo trovo innaturale, in un paese di forti cambiamenti, appena finita la seconda guerra mondiale, non trovo consono il modo di agire del papa per dare il suo contributo contro la povertà, contro le guerre e alle discriminazioni in generale.
A mio modo si vedere un papa non dovrebbe solo pregare e far pregare, dovrebbe essere presente proprio nei luoghi di maggior atrocità e mettersi in mezzo tra le parti. Il rappresentante dei cristiani nel mondo non deve temere nulla, nemmeno di perdere la vita. Installare delle docce e dei gabinetti per i poveri che stazionano in piazza San Pietro, non mi pare un gran contributo contro la povertà essendo lui il capo, non solo spirituale, dello stato più ricco del mondo.
Comunque io non posso giudicare un papa e la sua missione. Al massimo posso esprimere, come ho scritto, una mia opinione sul suo operato. Però tutti gli intervistati dai media, nessuno escluso, non sono d’accordo con me. L’uomo della misericordia, un sant’uomo che ha dato tanto e che sperano che il prossimo papa, prosegua come Francesco il suo operato. Certamente se chiedessi ad una persona seduta in uno stadio, mentre guarda una partita di pallone se gli piace il calcio, difficilmente troverei una persona che mi dicesse che non gli piace. Così chiedere alla gente in piazza San Pietro se Bergoglio è stato un buon papa, mi pare davvero inutile. Sarebbero stati in piazza se non lo avessero amato? E nel caso qualcuno fosse lì per caso e avesse risposto negativamente, i media avrebbero trasmesso la sua risposta alla gente?
Tutti i giornalisti hanno dimenticato ciò che Bergoglio ha cambiato e sostituito nella chiesa? Oppure adesso che è morto approvano la situazione che qualcuno di loro prima criticava. Sentendo i politici e i vari commentatori parlare di papa Francesco, mi pare stiano parlando di uno sconosciuto. Tanto lo lodano paragonandolo forse al miglior papa mai esistito. Noto senza troppe difficoltà delle frasi fatte, ipocrite e recitate come imparate a memoria per la gente. Persino i corrispondenti dall’Argentina, intervistando le persone sul posto, trovano soltanto fedeli che ne parlano molto bene e che da Francesco sono stati aiutati nel passato. Eppure tante voci sul suo operato in Argentina dicono altro, un lato oscuro di Bergoglio di cui io non posso e non voglio occuparmi.
Quello che appare in evidenza è che la chiesa è LA CHIESA! Nel senso di forza, potere, autorità, ricchezza, dominio ecc. Chi dice che ormai le religioni hanno fatto il loro tempo, evidentemente non sanno ciò che dicono. Basta vedere cosa scatena nel mondo la morte di un papa. Ben altra cosa la dipartita di un presidente di una nazione o di un re. A meno che non si tratti del sovrano della Gran Bretagna. Ecco per coloro che hanno dominato il mondo sta crollando l’impero e il domino conquistato con la forza, il terrore e i ricatti. Questione di poco tempo e anche la Gran Bretagna crollerà. Non così la chiesa, malgrado le lotte interne che ci sono sempre state e che adesso con Bergoglio, avendo eletto ben 135 cardinali di cui 108 elettori, col suo pontificato ha contribuito a consolidare la sua parte politica. Posso o non posso pensare che ha dato un grande contribuito a far continuare ciò che ha portato avanti fino adesso? L’ultima parola non è ancora stata scritta, però le mani avanti già le hanno messe. Al contrario di molti, non considero il papa come il capo assoluto della CHIESA. Per me è solo un rappresentate, una figura simbolica del suo stato profondo o DEEP STATE, come piace chiamarlo oggi. La lotta fra gli stati profondi, sempre stata, a volte arriva a dei compromessi per la propria convenienza reciproca, quindi tutto può accadere e naturalmente a noi mortali non è concesso sapere nulla. Di una cosa sono certo però, il nuovo pontificato per noi comuni fedeli sarà ancora più complicato e difficile. Ci sarà da soffrire un poco di più come è giusto che sia. Non si cresce spiritualmente senza soffrire, ormai dopo più di 2000 anni di cristianesimo lo abbiamo imparato.
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