v-19
Tratto dal libro del Dottor Massimo Citro Della Riva riveduto e sintetizzato da
Natale Pappalardo
PREFAZIONE
Come mia abitudine da qualche tempo, dopo aver letto un libro pieno di informazioni interessanti, scrivo degli appunti, una rapida sintesi per due motivi:
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Mentre scrivo ricordo meglio
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Quando rileggo la sintesi, mi tornano alla mente molte cose che credevo di aver dimenticato.
L’ultimo mio impegno è tratto dal libro V19 del Dottor Massimo Citro Della Riva. Un piccolo libro edito anche non molto bene per via dei caratteri piccoli con cui è scritto il testo. Le partI tecniche scientifiche sono scritte in corsivo con caratteri colorati, che stampati in nero, risultano molto attenuati alla lettura. Per fortuna il mio amico Marco, lo ha copiato e trascritto in un file e perciò, avendolo letto tramite PC, non ho avuto alcun problema.
Questo terzo lavoro del dottor Citro non mi ha sorpreso, perché trattava argomenti già conosciuti e scritti nei due libri precedenti, tolte alcune novità degli ultimi tempi, di cui io ero già a conoscenza perché mi informo continuamente.
Ho approfittato però di questo suo lavoro, per scrivere una lunga prefazione di introduzione al libro, per spiegare, agli eventuali lettori della mia sintesi, il perché in questi ultimi tempi, tutto ci appare preoccupante ben più che nel passato. Frutto naturalmente delle mie opinioni non certo della verità assoluta.
Non capisco come mai tante persone intelligenti e colte, non si pongono delle domande su determinate faccende che interessano tutti e che ci condizionano fortemente. Pare che la gente sia presa da una fede incrollabile nelle istituzioni e nella scienza da non aver alcun dubbio, mai. Come fedeli di una dottrina religiosa.
Mi piacerebbe che si leggesse o ascoltasse questo mio articolo riguardante la Covid 19 senza preconcetti, se possibile, come se fosse un romanzo o una novella. È scritto con semplicità, in maniera che chiunque possa capire anche se non possiede, come me, nozioni di medicina.
Confesso che questa volta il fine del mio articolo, è anche inserire dei dubbi nella mente della gente. Mi piacerebbe che si scuotesse e ragionasse con la propria testa. In questi ultimi giorni di novembre 2023 è apparsa in Cina un’influenza alle vie respiratorie di carattere ancora sconosciuta che attacca i bambini piccoli. Già hanno detto che la colpa è dei non vaccinati. Anche il dottor Bassetti ha dichiarato qualcosa del genere. Mi chiedo:
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Se ancora non si conosce cosa sia questa influenza, come si può già indicarne la causa?
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Se ormai è ufficiale che il vaccino non ferma l’infezione, come si può dichiarare che la colpa è dei non vaccinati?
Il mio più grande problema è quello che le persone, pur essendo interessate all’argomento (non potrebbe essere altrimenti visto ciò che c’è in ballo), non desiderano approfondire la faccenda. Lasciano che siano altri a interessarsi e poi dare loro le spiegazioni pronte su un piatto d’argento. Hanno così tante cose da fare e pensare che perdere tempo anche su queste cose… D’altra parte da sempre ci hanno detto cosa e come fare in ambito sanitario, perché adesso dovrebbe essere diverso? La vaccinazione è una benedizione di Dio, meno male che esiste, altrimenti… Però da quando noi in Italia siamo diventati l’ariete che ha frantumato tutte le barriere della letteratura medica in ambito vaccinazioni, con la Lorenzin, qualcosa è cambiato, anzi molto è stato modificato.
Inutile su questo scritto andare avanti con i dettagli. Mi auguro che sia riuscito ad incuriosire colui che sta leggendo tanto da farlo continuare fino in fondo il mio pezzo circa il V19.
Scrivo un riassunto, inserendo i punti che ritengo fondamentali per ricordare meglio, trascurando le informazioni tecniche scientifiche contenute nel libro appena letto. Confesso che ho molte difficoltà a districarmi con i termini della letteratura medica e farmacologica, considerando che non ho alcuna formazione neanche di base di queste materie. Malgrado il mio impegno e l’aiuto di internet, capire fino in fondo quanto il dottor Massimo Citro Della Riva spiega, non è facile, anzi per me è molto difficile. Quindi accetto quanto leggo come verità, anche se non sono in grado di verificare niente o quasi di quello che leggo. L’alternativa sarebbe rigettare tutto e quindi non credere. L’unica mia consolazione è che il libro non viene letto solo dal sottoscritto, che ignora quasi tutto dei termini scientifici che spiegano i fatti trattati, ma anche da altre persone, che hanno dimestichezza con questi argomenti, di cui alcuni sono anche medici, farmacisti ecc. Sicuramente molti non saranno d’accordo con lui, anche perché è stato sospeso o forse anche peggio, dall’ordine dei medici, perché considerato un “negazionista”, un “complottista”. In pratica una persona che divulga notizie infondate e che non è allineato alla linea del pensiero ufficiale.
Esiste la “linea del pensiero ufficiale”, cioè la versione che il “SISTEMA” obbliga a considerare l’unica possibile, quella autentica, quella vera. Oppure che solo in questi ultimi anni è stata creata e diffusa e io non me n’ero accorto. Ogni argomento, circostanza, ogni cosa che capita, ha una sola spiegazione possibile: quella ufficiale. Non c’è più posto per delle versioni diverse, nemmeno sono valide e accettate ipotesi, idee, pensieri. Nemmeno nella scienza si può avere dubbi. Quando il SISTEMA decide che è così, malgrado qualsiasi prova dimostri il contrario, effettuata da scienziati, che non sono tra quelli considerati “buoni” dal SISTEMA, quindi degni di ogni reputazione, niente scalfisce il “pensiero unico”.
Come ci siamo arrivati a tutto ciò? Per spiegare questa situazione di completa sudditanza al SISTEMA, sono costretto a scrivere, prima della sintesi del libro V-19, una prefazione.
Ci sarebbe da discutere a proposito del termine “negazionista”, infatti è stato creato per chi nega che ci sia stata la SHOAH, cioè lo sterminio dei sei milioni di ebrei nei campi di concentramento dell’ultima guerra per opera dei tedeschi, quindi che c’entra col caso attuale? Il termine complottista poi…tendenza a progettare complotti e cospirazioni. Ma anche la tendenza a vedere complotti dappertutto, anche senza fondamento. Credo che quest’ultima definizione sia stata aggiunta di recente. In definitiva lui, il dottor Citro, è un personaggio che solleva dubbi sulla veridicità della scienza ufficiale, riguardo le dichiarazioni e le regole impartite sulla pandemia della COVID-19. Lui e tutti coloro che non si uniformano alla linea scientifica ufficiale, devono essere banditi. Non si può permettere a nessuno di dubitare e neppure di confrontarsi con l’unica via ufficiale. In pratica, tutto ciò che si era conquistato nei decenni precedenti, è stato fatto cadere nell’oblio. La scienza ora come un tempo è certezza, mai dubbio.
Come può informarsi un semplice cittadino delle cose che accadono? Oggi abbiamo una quantità enorme di possibilità che ci forniscono ogni notizia e conoscenza che desideriamo. Basta volerlo!
La malavita locale, di solito estorce denaro dai commercianti o dalle imprese col famoso “pizzo”. Un mezzo semplice ma molto efficace per delinquere. Mentre le multinazionali usano il sistema opposto per le loro strategie: elargiscono somme di denaro o premi gratuitamente. Perché? Probabilmente perché sono dei filantropi, hanno piacere a donare. Oppure…
I media o semplicemente tutti i mezzi di informazione che abbiamo a disposizione, sono sovvenzionati da multinazionali che hanno mezzi finanziari superiori a tanti stati nazionali, forse non di tutti, ma di una buona parte certamente sì. Quindi se un’emittente, sia radio che TV o un giornale o qualsiasi mezzo di diffusione vuole sopravvivere nella nostra società, deve obbligatoriamente ricevere dei finanziamenti.
Questi possono essere diretti oppure sotto forma di numerosi sostegni. Il più comune di tutti è dato dalla pubblicità. Mi riferisco principalmente ai paesi così detti occidentali, dove dovrebbe essere libero l’accesso a ogni diffusione di qualsiasi forma possibile. Mentre nei paesi dittatoriali, essendoci una sola voce al comando, non può esserci alcuna libertà di espressione ma solo quella della dittatura di turno. Nei paesi dove la libertà di espressione dovrebbe essere garantita però, la concorrenza è sempre più spietata. Quindi se si vuole raggiungere un certo traguardo di ascolto o di lettori, occorre investire molto denaro nelle proprie attività per cercare di “mantenersi a galla”. Denaro che non basta mai, al punto che si è costretti a farsi sovvenzionare da qualcuno in grado di elargire finanziamenti sempre più elevati.
Dicono che neanche il cane scodinzoli se non riceva almeno una carezza. Perciò la filantropia nelle imprese multinazionali non esiste. Finanziano a patto che…ci sia un guadagno anche per loro.
Facile comprendere che se si vuole sopravvivere bisogna in qualche modo assecondare colui che è sempre più padrone dell’emittente o del giornale ecc. Oggi, come del resto già da decenni, non esiste più una struttura finanziata soltanto da un ente pubblico, dove la direzione editoriale segua la linea politica del momento in questione. Una buona percentuale dei finanziamenti deriva proprio da imprese private che di fatto, collocano all’interno dei Consigli Direttivi (pubblici) consiglieri privati, che influenzano grandemente la linea espressa dal CD pubblicamente eletto. Credere perciò che un giornale o una stazione televisiva pubblica sia autonoma è solo un’illusione.
Purtroppo la situazione si sta aggravando anno dopo anno. Ormai siamo arrivati al punto che non esiste più alcuna concorrenza tra le varie tipologie di informazioni. A prescindere dalla linea politica o meno, (indipendente) le notizie riportate fanno cartello. Sono le stesse, come se le scrivesse una sola fonte e poi le distribuisse ai vari editori. In pratica si è raggiunto lo stesso effetto che si propongono gli stati dittatoriali: una sola voce!
Purtroppo questo sistema che si può considerare un cancro, non è diffuso soltanto nei media, bensì ovunque.
Anche le nostre università statali, per poter tenere il passo con i tempi, usufruiscono di finanziamenti privati. Incredibilmente lo stato non può far fronte agli impegni sempre più pressanti, finanziariamente parlando, di cui le università abbisognano. Perciò si fanno sovvenzionare da multinazionali che, generosamente contribuiscono a renderle attuali e concorrenziali con le altre università internazionali. D’altra parte far accedere accademici che provengono da queste multinazionali nei ruoli universitari non è di alcun danno. Sono tutti professionisti seri e di provata fama. Anche nel Consiglio Direttivo ce ne sono una buona percentuale. Fanno solo il loro dovere, cioè influenzano la linea gestita dai professori di ruolo con quelle che le multinazionali desiderano. Arrivano anche a condizionare la scelta dei libri di testo. Alla fine possono arrivare ad insegnare parte di una materia, trascurandone un’altra. Ma tutto ciò a che scopo? Perché? Per interesse, nient’altro che per far aumentare i profitti delle industrie a cui appartengono.
Nel mondo scientifico della medicina, ci sono tante riviste specializzate che pubblicano i risultati di ricerche condotte da vari Istituti Internazionali, che si dedicano alla ricerca pura. Il loro compito prima della pubblicazione è quello di controllare e verificare se il risultato ottenuto sia valido e reale e soprattutto se, riproducibile da chiunque sia in grado di farlo. Le due più prestigiose riviste in questo campo sono: Lancet e New England Journal of Medicine. Eppure nonostante la loro fama, molti ricercatori si rifiutano, da qualche anno a questa parte, di inviare i loro lavori a queste riviste per la pubblicazione. Avrebbero una grande pubblicità a causa della loro diffusione in ambito mondiale. Però anche se ancora sono considerate riviste prestigiose, in realtà il prestigio lo hanno perduto già molti anni fa. Anche queste due riviste, come del resto tutte le altre, hanno bisogno di sovvenzioni per poter esistere. Controllare e verificare le varie ricerche prodotte dai vari scienziati, comporta avere nel proprio interno, personale di altissimo livello, apparecchiature sempre più sofisticate e molto tempo a disposizione. Il tutto costa un patrimonio che ormai nessuno si può più permettere di possedere.
Adesso la prassi è quella di ricevere la “ricerca” effettuata da un’industria, fare un copia incolla sulla propria rivista, dando parere favorevole alla ricerca. I nomi rispettabilissimi in calce della verifica e controllo effettuati, non possono essere smentiti da nessuno. Chi potrebbe verificare davvero se il controllore ha effettuato il proprio lavoro? Un’altra rivista sotto libro paga? Un’altra industria che fa parte della stessa multinazionale? Malgrado tutto, qualche volta accade che le riviste si comportino ancora nella maniera convenzionale e quindi, pubblichino lavori controllati e verificati. Purtroppo se queste pubblicazioni sono in contrasto oppure non sono gradite dalle multinazionali che le sovvenzionano, dopo poco tempo vengono ritirare come non corrette. Le cause possono essere di varia natura, l’importante è che vengano cancellate e non più esistenti. Sempre più però si pubblicano ricerche false, farlocche, che comunque sono favorevoli alle multinazionali. Scoprirle e farle conoscere al grande pubblico non è facile.
Sono anch’io un complottista? Vedo il male ovunque? Forse è così e non me ne rendo conto. Però cerco di usare la logica, almeno quella che ritengo di avere. Ho smesso da tempo di credere nelle favole e quindi sto cominciando ad aprire gli occhi, anche su questo mondo che credevo fosse esattamente come tutti ci dicono che sia. Il principio che ha dato inizio alla mia “trasformazione” è stata la constatazione, che il passato viene modificato e quindi riscritto da chi nel presente comanda. Il presente quindi è la conseguenza di ciò che è stato cambiato e che progetta ciò che sarà il futuro. Chissà quante volte il passato è stato trasformato da chi in quel momento dominava il presente? Ma noi non ce ne accorgiamo mai! Noi nel senso dei comuni cittadini.
I libri di storia sono scritti da chi domina, e noi che li studiamo siamo convinti che nel passato tutto è accaduto esattamente come leggiamo. Non mi riferisco certo solo alla nostra Italia, questo è comune in tutto il mondo. Davvero la nostra indipendenza dalle potenze straniere è stata concepita dai nostri grandi patrioti? Le statue che raffigurano nelle piazze i nostri uomini illustri, che hanno combattuto per l’unione dell’Italia, sono davvero da ammirare? È stato Cristoforo Colombo a scoprire l’America? L’Italia è una nazione sovrana? Sono domande difficili a cui rispondere? Neanche per sogno! Dedicandomi però al libro V-19 di Massimo Citro Della Riva, non mi è permesso di dare spazio a queste riflessioni. È però obbligatorio premettere il perché in quasi tutto il mondo esiste una sola direttiva che incanala tutti.
Scrivo come se davvero io fossi a conoscenza di ciò che continuamente ci viene nascosto. Come sempre è la logica a venirmi incontro, non la conoscenza o la consapevolezza delle verità nascoste. L’evidenza però la vedo e la potrebbero vedere tutti, se si dedicassero, anche solo in piccola parte, a ciò che comporterebbe solo una minima constatazione. Basterebbe chiedersi cosa sono certe “strutture” denominate: il Club Bilderberg, la Commissione Trilaterale, il Council of Foreign Relations (CFR) e la Royal Institute on International Affair (RIIA), il Gruppo dei Trenta, la Goldman Sachs, l’Aspen Institute. E chissà quanti altri Gruppi esistono di questo genere nel mondo! Ufficialmente è tutto noto di cosa si occupano, ufficiosamente è tutto secretato. Nel senso che fanno parte di queste organizzazioni, Club o altro, membri molto importanti ed influenti di tutto il pianeta, che in pratica decidono le nostre sorti a carattere mondiale. Controllano i poteri degli stati: esecutivo, legislativo e giudiziario. Inseriscono uomini chiave in ogni struttura conveniente. In pratica sono a capo di tutto. Ci fanno credere che esistono delle divisioni nella politica, che esistono ancora quelli di destra e quelli di sinistra. Che si debba lottare per avere una Repubblica Presidenziale o altro. E noi non ci rendiamo conto che esiste solo chi obbedisce a prescindere dal Parlamento, dal Capo dello Stato o dal Presidente del Consiglio.
Che senso ha avere un potere in più o diverso quando tutti prendono ordini da chi ci governa davvero? Non è evidente che chiunque salga al potere non fa che obbedire anche penalizzando il nostro Stato? L’attuale Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, prima di essere eletta, come del resto tutti gli altri che l’hanno preceduta, è andata personalmente negli Stati Uniti e genuflettersi, dando assicurazioni che avrebbe obbedito, obbedito e obbedito ancora.
Subito dopo la guerra l’Italia doveva essere un baluardo contro l’Unione Sovietica. La fecero crescere fino a divenire la quarta o la quinta potenza mondiale. Poi dopo la caduta del muro di Berlino non serviva più come roccaforte perciò iniziarono a svenderla. Già la faccenda era cominciata qualche anno prima, ma con l’evento di Prodi e di Ciampi si è giunto al massimo degrado. Quindi chiunque è salito al potere, (hanno fatto salire) si è inchinato alla volontà dei nostri padroni. Adesso stanno vendendo gli ultimi gioielli di famiglia. Altro che “GOLDEN POWER” stiamo vendendo ogni cosa, tutto il vendibile. Eppure proprio la Meloni si vantava che non avrebbe mai venduto niente di strategico per l’interesse nazionale. C’è una sola cosa che il nostro attuale Presidente del Coniglio ha promesso e mantenuto? No! Eppure la gente ancora crede in lei, ha fede. Incredibile! Eppure la Meloni è iscritta all’Aspen Institute, insieme con Napoletano, Draghi, Amato, Tremonti, Letta, Prodi ecc.
Quindi dall’alto, per scendere sempre più in basso, tutti devono obbedire. Ognuno ha un proprio presidente, direttore, capo. Una persona a cui deve rispondere. Sia esso politico, militare, magistrato, insegnante, giornalista, medico ecc. Oggi pare sia possibile fare tutto per chi conta. Non esistono leggi che tutelino o da osservare. Si è impuniti, si ha uno scudo protettivo che se ne infischia della Costituzione e delle leggi. Si può impunemente dichiarare, come l’ex Presidente del Consiglio Draghi ufficialmente in televisione, che chi non si vaccina si ammala e muore. Lo ha annunciato come verità assoluta. È stato detto qualsiasi cosa dai media e dalla scienza, tutto e il contrario di tutto. Hanno convinto la gente parlando a diffusione nazionale, medici o specialisti in varie discipline inerenti alla medicina, che occorreva obbligatoriamente vaccinarsi e seguire determinate regole per la propria incolumità e quella degli altri. Inevitabilmente la gente, che seguiva il diffondersi del male attraverso i media, che martellavano 24 ore su 24, quanti infettati e morti c’erano giorno dopo giorno, faceva la fila per farsi vaccinare. Anzi molti si facevano raccomandare per essere tra i primi ad assicurarsi il vaccino.
Ma questo non è bastato a convincere tutti. C’era comunque una buona parte della popolazione, che non ne voleva sapere di farsi vaccinare. Perciò iniziarono gli obblighi. Non si lavora, si è cacciati fuori dal proprio lavoro, non si possono prendere i mezzi pubblici, non si può viaggiare da una città all’altra… Ma non solo, anche convincere le persone che chi rifiutava il vaccino era un egoista, un “sorcio verde”, un assassino potenziale… una persona da andare a prendere a casa per il collo…
Ho descritto in breve che tutto può succedere se è la gente che lo vuole. E la gente non vuole ciò che è giusto, ma solo quello che chi domina fa credere sia giusto. Come un gregge di pecore che va dove desidera il pastore. Vorrei poter dettagliare meglio questo concetto, ma l’articolo diverrebbe troppo lungo e noioso.
Quello che mi interessa far intendere è che il potere ha i mezzi che gli consentono di indurre quasi tutta la popolazione a un certo comportamento, con le buone o con le cattive. Quello che mi attanaglia letteralmente è non sapere niente di chi è al vertice del potere e quale sia il suo vero scopo. Purtroppo non ho gli elementi che mi consentirebbero di elaborare un risultato plausibile. Ultimamente sono arrivato all’ipotesi che esistono almeno due strati ben separati di avvenimenti. Uno inferiore, dove vivono coloro che sono inconsapevoli, cioè noi, il popolo. Tutto ci appare ordinato, metodico. Ci sono i buoni e i cattivi. Posso chiamarli occidente e oriente, bianchi o neri, non cambia niente. Ogni parte è convinta di essere nel giusto e quindi lotta per primeggiare rispetto all’altra parte. Siamo abituati da sempre a dividere tutto così, ad iniziare dal giorno e dalla notte, dall’alto al basso, dal più ricco al più povero. Insomma il “divide et impera” dei romani, è ciò che facilita la supremazia di chi comanda. In quel caso erano i romani che dividevano per poter dominare meglio. Ma nel caso attuale chi è che si comporta nello stesso modo? Chi è al di sopra delle parti? Questa riflessione mi scaturisce perché, sempre per la mia logica, vi sono situazioni che non rispettano la lotta che dovrebbe esserci fra le due parti. Esistono circostanze dove la logica non esiste affatto. Oppure risponde ad altri principi. Posso portare due esempi, anche se ce ne sono moltissimi da proporre. Uno sarebbe la relazione tra gli Stati Uniti e la Cina a proposito del laboratorio di Wuhan. Rapporto non solo finanziario ma anche di personale tecnico e relative scoperte virologiche. Un altro è che la banca centrale cinese (nazione che dovrebbe essere la più sovrana in assoluto del mondo) ha capitali con una buona percentuale che fanno capo alla “BLACK ROCK”, forse la più potente multinazionale mondiale.
Non volendo appesantire oltre l’articolo passo subito al secondo livello, cioè a quello di chi in realtà tira le fila. Chi crede che al vertice di tutto ci siano le solite famiglie dei Rockefeller, dei Rothschild, ecc. secondo me sbaglia di grosso. Sempre per la mia logica, chi appare conta poco, cioè è solo un burattino nelle mani del burattinaio. A capo di tutto perciò c’è un gruppo non uniforme, non compatto che si combatte aspramente per la supremazia assoluta. Penso questo perché altrimenti già da secoli ci sarebbe stato sul pianeta una sola voce, un solo padrone. Invece a seconda del momento, le situazioni variano e anche di molto. Immagino che le varie nazioni si muovono sulla stessa scacchiera comandate da questo vertice, a prescindere dagli interessi propri nazionali. Non ho idea del fine e del perché della loro strategia, certamente ci sarà. Non si spiegherebbero certi fatti illogici che ho appurato nel tempo tra i due schieramenti.
Dopo questa lunghissima prefazione, che ho ritenuto necessaria, penso di poter procedere con la sintesi del libro in questione. Tutto ciò per poter comprendere che noi siamo soltanto un prodotto, ancora non completamente domo, di chi sta sopra di noi. Perciò tutti siamo sottoposti all’ubbidienza perché ognuno per poter vivere ha la necessità del proprio lavoro. Gli anziani di solito non si pongono tante domande. Provengono da un mondo dove l’autorità decideva per loro ogni cosa. Poi di solito hanno da pensare alla loro salute, che diventa sempre più precaria più si invecchia. I media, le autorità, i propri medici, tutti contribuiscono a inserire nella mente della gente cosa è giusto fare. Seguiamo la via tracciata perché la riteniamo l’unica possibile. È proprio dell’uomo uniformarsi alla massa, far parte del gruppo. Guardiamo con sospetto chi si comporta altrimenti, lo definiamo un asociale, un diverso.
Mi viene alla mente un pensiero di Sant’Antonio Abate, vissuto circa nel 250 dopo Cristo.
“Verrà un tempo in cui gli uomini impazziranno, ed al vedere uno che non sia pazzo, gli si avventeranno contro dicendo: tu sei pazzo! A motivo della sua dissomiglianza da loro”.
Tutto ciò per giustificare o per comprendere come sia stato possibile, che negli ultimi tre anni, cioè nel periodo della così detta pandemia, il mondo è parso come impazzito.
Il dottor Citro ha pensato di scrivere le sue riflessioni, supportate da fatti documentati, in contrapposizione con un individuo che gli risponde e pone domande. La conoscenza di questo individuo sconosciuto, che possiamo interpretare come un cittadino comune, è molto precisa e completa, ma è tratta solo dalla linea ufficiale che pressoché in tutto il mondo è stata stabilita. Non si tiene affatto conto di tutto ciò che vari ricercatori o istituti di ricerche hanno nel frattempo scoperto, né della letteratura medica. Anzi è sicuro che in questi ultimi tempi, tutto ciò che è sempre stato valido, sia diventato sbagliato, mentre le assurdità incredibilmente siano divenute giuste.
Attualmente è molto difficile vaccinare l’umanità per delle malattie di cui non esistono farmaci adeguati a curarle. Pare che sia già stato fatto tutto! Il sogno di ogni casa farmaceutica sarebbe quello di avere una pandemia ogni due anni almeno. Purtroppo per loro, oggi il mondo è quasi al sicuro rispetto al passato. Però se inventassero qualche strano virus, preparando “chimere” varie, magari attraverso i laboratori biochimici sparsi nel mondo, che con la scusa di trovare rimedi ai virus infestanti, per esempio,
“forse” diedero il via proprio all’HIV, alla SARS, all’ INFLUENZA SUINA, all’EBOLA, e probabilmente alla COVID-19? In pratica soluzioni batteriologiche, sieri creati dai laboratori biochimici militari che lavorando insieme a quelli commerciali, furono usati in quanto armi.Quasi tutte le nazioni del mondo furono costrette a comprare vaccini, che poi si rivelarono inutili e furono buttati via
Non desidero comportarmi da complottista, non è il caso, però non si può escludere, che questi strani virus che sono mutati da salti di specie animali verso l’uomo, siamo artificiali.
Andiamo su quello che tutti gli scienziati concordano. Questi virus sono della famiglia dei CORONAVIRUS, cioè di virus che mutano molte volte durante la loro esistenza. Creare un vaccino per combatterli pare impossibile, infatti ancora non si è riusciti a crearne uno contro l’HIV e nemmeno contro il semplice raffreddore che è sempre della famiglia dei CORONAVIRUS, proprio a causa della mutabilità. L’interlocutore di Massimo Citro potrebbe chiedere: come si spiegano allora i vaccini contro l’influenza annuale? Già come si spiegano?
Dicono che i ricercatori prendono la base del virus dell’anno precedente, tenendo conto della differenza della temperatura esistente tra l’emisfero nord e quello sud. Le influenze si scatenano nella stagione fredda. Preparano un vaccino a largo spettro, sperando che la mutazione prossima sia all’interno del “range” stabilito in anticipo. Perciò dichiarare che il vaccino ti protegge dall’influenza che dovrà ancora arrivare è davvero una chimera. Anzi, secondo gli studi effettuati dalla NATO, chi si inietta un vaccino antinfluenzale è soggetto a prendersi l’influenza stagionale il 36% in più rispetto ai non vaccinati. Questo perché indebolisce il sistema immunitario del soggetto inoculato.
Ma se questo è vero, perché ogni anno è previsto il vaccino antinfluenzale? Ve lo devo spiegare io o ci arrivate da soli?
Quello che è chiaro a tutti, scritto a lettere di fuoco sulla letteratura medica, è che i vaccini sono un valido sistema per non essere infettati dal virus in questione. Ci si vaccina per essere protetti non per guarire dalla malattia che ci ha colpito. Il vaccino non è una cura contro un virus, è un ostacolo, un blocco insormontabile per il virus in questione.
Vaccino tradizionale o vettoriale
Il suo funzionamento in parole povere è semplice. Noi possediamo un sistema immunitario che ci protegge da ogni malattia, almeno in teoria. Il tutto è basato sugli anticorpi che si producono e si moltiplicano a seconda dell’infezione a cui le cellule del nostro corpo sono state sottoposte. È chiaro che se il nostro corpo non viene infettato, il sistema immunitario non può produrre gli anticorpi adatti a distruggere il patogeno infestante. Però è possibile che se un virus molto potente ci infetta, le nostre difese non sono in grado a porre rimedi. Vuoi perché in quel momento il sistema immunitario è deficitario, per mille motivi possibili, oppure non fa in tempo a produrre anticorpi sufficienti a combatterlo efficacemente. Il vaccino consiste nell’inserire il patogeno o parte di esso, inattivato, proprio inadatto a fare il minimo danno nelle cellule. Al sistema immunitario basta questo per iniziare a mettersi in moto e produrre la difesa pertinente allo pseudo patogeno inserito, che riporrà nel “magazzino” adatto, pronto a tirarla fuori appena inizierà il pericolo.
Questo è il sistema tradizionale del funzionamento del vaccino, ma naturalmente in due parole non sono in grado di spiegarmi meglio. Aggiungo solo che man mano che si invecchia, due cose sono da tenere presente:
1) Che l’organo per eccellenza che “si prende cura” degli anticorpi, il TIMO, diventa sempre più inefficace, tanto da diventare quasi del tutto inutile.
2) Che il sistema immunitario dell’anziano ha una funzione sempre meno adeguata. Perciò quando si dice, che bisogna vaccinare gli anziani perché più deboli, non capisco a cosa si riferiscono questi medici. Affinché il loro sistema immunitario possa funzionare bene e quindi produrre anticorpi, si dovrebbe aumentare di molto la dose vaccinale per cercare di stimolare maggiormente il sistema, ma ciò comporterebbe sicuramente dei problemi. Per logica, vaccinare un anziano con la dose tradizionale, parrebbe cosa inutile e forse anche dannosa.
Vaccino a mRNA
Sono decenni che si studia L’RNA. Mentre il DNA è una molecola a doppio filamento quindi stabile, l’RNA si trova come un singolo filamento che lo rende molto instabile e degradabile.
Esistono tre tipi di RNA:
1) l’RNA messaggero (mRNA) depositario delle informazioni;
2) l’RNA ribosomiale (rRNA) che collabora con i ribosomi per trasformare le informazioni del messaggero in proteine;
3) l’RNA di trasporto (tRNA) necessario per la traduzione del messaggero in proteine.
È il DNA che custodisce come fabbricare le proteine ma è l’RNA messaggero che le distribuisce in tutte le cellule dando informazioni circa il momento e il luogo di produzione.
Negli anni ’90 del secolo scorso nasce l’idea di introdurre all’interno delle cellule, molecole di RNA sintetiche per far produrre delle proteine terapeutiche.
Il primo problema per ottenere ciò, era stabilizzare in qualche modo l’RNA che degradava velocemente. Il rischio era che la sostanza, veniva “demolita” prima di poter entrare nella cellula.
Grazie alla nanotecnologia, ricoprendo la delicata molecola di RNA messaggero (mRNA) di grasso (nanoparticelle lipidiche) l’informazione riusciva ad entrare integra all’interno della cellula.
Nel caso del virus SARS-COV-2 la proteina in questione è la Spike. Una volta all’interno delle cellule del nostro corpo, l’mRNA fa sì che la proteina virale venga da loro prodotta fungendo da stampo. La proteina virale verrà in seguito rilasciata nel sangue, dove verrà riconosciuta come estranea dal sistema immunitario, che di conseguenza produrrà anticorpi specifici in grado di aggredire tutto il virus, in caso di necessità.
Questi anticorpi persistono solo temporaneamente nel sangue (tra 4 e i 6 mesi). Ma il nostro corpo ricorda come difendersi da successive infezioni di SARS-COV-2, grazie a cellule immunitarie definite proprio della memoria.
L’interlocutore di Massimo Citro a leggere ciò non può che essere felice, ma anche noi tutti lo saremmo se tutto ciò corrispondesse a verità. In pratica abbiamo scoperto come guarire con semplicità o non ammalarsi affatto. Invece la dura realtà è ben diversa. Ma non solo, adesso siamo molto avanti anche con le cure oncologiche a base mRNA. Siamo a un passo da vincere il cancro!
Questa è solo la teoria che ha indotto fior di ricercatori a trovare le soluzioni a miriadi di problemi che si innescano sperimentando questa cura. Ma non era un vaccino? Malgrado tutto proprio no. Spiegherò meglio dopo il perché. Adesso mi preme citare il professor Luc Montagnier, Didier Raoult e molti altri che si sono dedicati da decenni al mRNA per trovare una cura contro l’HIV senza riuscirci mai. L’interlocutore di Citro mi direbbe che costoro sono solo dei mistificatori, degli incompetenti, che hanno sbagliato tutto durante la loro vita. Non c’è da prenderli sul serio. Eppure Luc Montagnier aveva scoperto insieme al suo gruppo di ricerca il virus dell’HIV nel 1983, tanto da ottenere nel 2008 il premio Nobel per la medicina. Ci sono voluti 25 anni per accreditargli questo premio! Una volta il Nobel veniva concesso dopo molti accertamenti e verifiche. Dichiarare che era un mistificatore o peggio un incompetente, quando ancora si dedicava alla ricerca insieme al suo gruppo, mi pare grave. Forse attualmente il premio Nobel ha perso ogni prestigio. Lo si elargisce anche prima di aver compiuto qualcosa di straordinario, anche solo per l’intenzione di farlo. Come per esempio quello che diedero a Barak Obama per la pace. Il dubbio nasce spontaneo quando, tra i candidati per il premio Nobel figuravano soggetti come Volodymyr Oleksandrovyč Zelens'kyj oppure Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg. Il colmo si raggiungerebbe se l’anno prossimo il Nobel per la pace si assegnerà a Benjamin "Bibi" Netanyahu, primo ministro israeliano.
Al contrario di quanto dichiarano tante fonti attraverso fake news, non sono state assolutamente saltate tappe fondamentali nel processo di sviluppo e autorizzazione di questi vaccini. Anzi, la velocità con cui sono stati ottenuti i vaccini è da attribuirsi al bagaglio scientifico e tecnologico acquisito negli anni e alla grossa quantità di risorse economiche, sia pubbliche che private, messe a disposizione in tutto il mondo.
Bellissima questa citazione dell’Istituto Mario Negri. Proprio perfetta! Nella premessa ho indicato ciò che i veri padroni desiderano che si sappia, cioè che la gente si convinca di cosa sia vero, anche se completamente falso.
Questa faccenda della pandemia è iniziata molto prima che la stessa malattia arrivasse e si diffondesse. È stata infatti preparata anzitempo. Questo fa supporre che non si tratti affatto di un qualcosa di naturale ma di artificiale. Bill Gates nel 2015 in una conferenza stampa, dichiarava che negli anni avvenire, nei prossimi, il pericolo che causerà milioni di morti sarà dato da virus. Il 13 marzo in piena pandemia da Coronavirus, ha annunciato le dimissioni da Cda Microsoft con l’obiettivo di dedicarsi alle sue attività filantropiche e di ricerca sulla salute e cambiamento climatico. Ma non solo lui pensava a questa minaccia, infatti Barak Obama l’ex presidente USA, ci credeva tanto da creare un’unità di crisi permanente contro le pandemie. Queste possono essere solo coincidenze, però modificare le regole per cosa si intende per pandemia, per dare modo che anche una semplice influenza potesse passare per una epidemia e successivamente per una pandemia non può essere causale.
A prescindere da quanto scritto e dichiarato da Massimo Citro nel libro V-19, desidero mettere a fuoco, quello che secondo me, è stato fatto e detto in maniera illogica. Sono consapevole che non essendo un medico e non avendo conoscenza in pratiche farmaceutiche, non potrei in nessun modo contestare quanto stabilito dal Comitato Tecnico Scientifico, creato apposta per questa pandemia. Però almeno posso sollevare dubbi sulle loro dichiarazioni contradittorie, diffuse con i mezzi di informazioni giornalmente e sempre differenti.
Vorrei però aprire una parentesi a proposito di cosa è un vaccino. Naturalmente questo che scrivo non me lo invento io, ma lo leggo da varie enciclopedie, perché quanto scritto in precedenza mancava di un’informazione essenziale. Cioè la prima norma che deve possedere un vaccino è quella di non provocare la malattia all’inoculato, né fargli alcun danno. Possono capitare nei soggetti vaccinati malesseri vari, anche con febbre, perché la produzione di anticorpi avviene sempre a causa di un qualcosa che scatena la loro creazione e sviluppo. Ma assolutamente i vaccini non possono infettare il soggetto inoculato proprio per la stessa malattia che devono ostacolare. In pratica è impossibile che un inoculato con un vaccino antitetano sviluppi il tetano, per esempio. Se dovesse avvenire significa che il vaccino è inefficace o non funziona. Per questo motivo i vaccini sono sottoposti a delle sperimentazioni che durano anni e in varie fasi. Perciò quando il professor Galli diceva che il vaccino anti Covid “funzionicchia” oppure che altri suoi colleghi affermavano che il vaccino faceva ammalare l’inoculato al massimo di una forma non severa della COVID-19, ebbene ci prendevano per cretini. Non bisogna certo essere medici per sapere che il vaccino ha ben altre funzioni. Poi la COVID-19 inizia sempre con una malattia lieve per i sintomatici. Magari è solo dopo alcuni giorni, nel caso del protocollo “vigile attesa e paracetamolo”, che i soggetti influenzati possono peggiorare fino a rischiare molto. Ma in quale altra occasione si è stabilito che la malattia non debba essere curata subito, ma bisogna attendere che a causa sua il malato peggiori? Non bisogna curare subito un’infezione ma attendere finché non sia troppo tardi per combatterla? Non occorre essere medici per capire che tutto ciò è contro ogni logica.
Anche se davvero si era di fronte a una nuova malattia del tutto sconosciuta, e non era vero, perché in precedenza c’era stata la SARS-COV-1, esattamente nel 2003 che era del tutto simile, come mai sono state vietate le autopsie ai deceduti di SARS-COVID-2? Non sarebbe stato logico capire di cosa erano morti quei pazienti? Perché ne bruciavano i cadaveri senza effettuare alcuna analisi? Era troppo pericoloso per gli specialisti intervenire a causa di virus misteriosi? Ancora una volta non occorre essere medici per sapere che gli esami “post mortem” sono eseguite da un anatomo-patologo in tutta sicurezza. Se così non fosse si eseguirebbero autopsie solo su cadaveri deceduti a causa di incidenti o persone assassinate e non a causa di malattie.
Poi, tutti sappiamo che i virus sono parassiti, non potrebbero esistere nelle cellule morte se non per poco tempo.
Quindi per il SARS-COVID-1 esistevano le cure ma non sono state provate contro il virus SARS-COVID-2. Perché?
Lettere aperte di medici al ministro Speranza circa la cura intrapresa contro la COVID-19 nella primavera del 2020 efficace per la guarigione, mai prese in considerazione.
Il dottor Giuseppe De Donno e la cura con il plasma iperimmune.
Inutile in questo articolo parlarne nei dettagli. Basta sapere che l’unico problema riscontrato in questa cura, che guariva anche i soggetti molto avanti con la malattia, era che era troppo economica. Le polemiche suscitate, perché la si riteneva non completamente valida, si sono volatizzate quando le industrie farmaceutiche hanno prodotto dei sieri chimici chiamati “anticorpi monoclonali”, sulla stessa base del plasma iperimmune messo a punto dal dottor De Donno. Per le case farmaceutiche questa terapia andava benissimo: era ed è molto costosa.
Potrei continuare a citare molte terapie che i vari ricercatori o semplici medici hanno adoperato per combattere la COVID-19 con successo, ma mi preme parlare solo dello scandalo che suscitò la rivista “LANCET” per la pubblicazione di uno studio molto approfondito su una terapia a base di idrossiclorochina.
Uno dei farmaci, tra i tanti, che era molto efficace per la cura della COVID-19 era a base di china. Esattamente la “idrossiclorochina”, un farmaco usato contro la malaria o per prevenirla. In pratica i pazienti trattati con questa medicina non si ammalavano di COVID-19, se non in minima percentuale. Perciò i medici cominciarono a somministrarla, sia come prevenzione e sia come terapia alle persone. I benefici furono sotto gli occhi di tutti. Chi veniva trattato con questa terapia non si ammalava oppure guariva in buone percentuali. La notizia del successo di tale farmaco arrivò presto in tutto il mondo e tutti si prepararono a trattare i pazienti e anche solo per prevenzione, con questo medicinale dal costo irrisorio. Nella primavera del 2020 lo studio pubblicato da Lancet, metteva in guardia sui benefici dell’idrossiclorochina e anzi ne denunciava i grandi rischi che avrebbero avuto i pazienti. Questo ha bloccato sul nascere le terapie a base di questo farmaco in tutto il mondo:
La nostra AIFA :
“scheda sull'idrossiclorochina nella terapia dei pazienti affetti da COVID-19, aggiornata con una revisione critica delle ultime evidenze di letteratura, riporta le prove di efficacia e sicurezza disponibili al momento e chiarisce le motivazioni alla base della decisione di sospendere l’autorizzazione all’utilizzo di idrossiclorochina e clorochina per il trattamento del COVID-19 al di fuori degli studi clinici.” 29 maggio 2020.
Nessun medico quindi era autorizzato a prescrivere questo farmaco!
Dopo qualche tempo si scoprì che lo studio pubblicato dalla rivista Lancet era fasullo, completamente falso. Ma la nostra AIFA ha continuato per moltissimo tempo a negare la terapia con l’idrossiclorochina, mantenendo il divieto. La Lancet si è difesa dicendo che non aveva verificato… non aveva avuto il tempo… e poi lo studio gli era arrivato da un istituto molto serio…
Si è stabilito che le cure c’erano e ci sono attualmente eppure si continua a vaccinare.
Il secondo punto essenziale, oltre il primo, (che i vaccini non devono recare danni all’inoculato. Gli studi, le ricerche e le sperimentazioni per rendere il patogeno o parte di esso SICURO per il paziente sono enormi), è che se esistono cure, se esistono farmaci adatti, non si può vaccinare. Anzi, NON SI DEVE VACCINARE AFFATTO.
Il terzo punto fondamentale di un vaccino è che deve essere sottoposto a controlli e verifiche prima di essere commercializzato. Si può vaccinare la gente con un vaccino di cui non si possiede certezza sulla sua sicurezza nei confronti dei pazienti nel breve, nel medio e nel lungo periodo di tempo? La risposta pare scontata eppure… se esiste un’emergenza che metta in pericolo l’umanità, ecco che qualcosa, anzi molte cose possono e vengono saltate. Ma come? E quello scritto dall’Istituto Mario Negri? Omissis…. Al contrario di quanto dichiarano tante fonti attraverso fake news, non sono state assolutamente saltate tappe fondamentali nel processo di sviluppo e autorizzazione… omissis…Tutto vero, non sono state saltate perché è stata applicata la procedura “FAST TRACK”. Operazione che consiste in quattro punti:
1) Malattia grave e pericolosa per la vita. L’infezione è molto contagiosa ma non grave se curata. In pratica anche sotto la soglia dei deceduti per l’influenza stagionale. I morti calcolati in sei milioni nel mondo erano dovuti sia per la mancata cura e sia perché colpiti da SARS-COVID-2 e deceduti per molte altre cause. L’I.S.S. ha parlato di SARS non di COVID -19.
2) Efficacia del prodotto. Come mai è stata approvata la somministrazione quando gli accertamenti avevano stabilito che il vaccino non era efficace?
3) I benefici devono superare i rischi noti e potenziali del prodotto. È l’industria a dichiarare che i vaccini sono sicuri e che i benefici superano tutti i rischi attuali e futuri, non la scienza che non ha potuto neanche testarli. In verità neanche l’industria è riuscita a testarli secondo i parametri stabiliti. Purtroppo è stata costretta a trascurare alcune misure di sicurezza perché c’era una
pandemia mortale. Questo potrebbe essere contestato dal solito interlocutore del dottor Citro. Infatti in letteratura si afferma, da studi effettuati, che tutto è stato appurato con grande precisione e quindi la sicurezza dei vaccini è confermata. Peccato che i ricercatori che hanno dichiarato questo, sono tutti sotto diretto finanziamento di Bill Gates o a lui collegati.
4) Richiede che non vi sia un’alternativa terapeutica adeguata, approvata e disponibile.
La fast track non doveva essere applicata perché non soddisfaceva nessuno di questi quattro punti. Perciò anche se l’Istituto Mario Negri recita il contrario, di fatto sono state saltate tappe fondamentali nel processo di sviluppo e autorizzazione.
Comunque io non essendo uno specialista in questa materia, prendo atto soltanto di quello che leggo e in seguito verificato con i dati di fatto, perché ho vissuto la vicenda fin dall’origine.
Anche da perfetto ignorante, ho notato che il vaccino era diventato un regalo del padre eterno. Ogni nazione progredita ne aveva creato uno o più di uno. Tutti si davano da fare per venderlo. Certamente lucrare su un prodotto farmaceutico dà i suoi frutti. Quando però si parla di vaccinare tutto il mondo, si intende inoculare un vaccino a miliardi di esseri umani e non solo una volta ma due, tre o più volte. La commercializzazione del farmaco era soggetta ad autorizzazione da parte degli enti preposti al controllo. In Europa si autorizzò la somministrazione a farmaci che facevano capo a industrie americane o europee, mentre le autorizzazioni furono negate ai vaccini cinesi, russi, cubani. In effetti non negati ma in attesa di autorizzazione. La cosa strana è stata che alcuni vaccini di fabbricazione americana furono autorizzati ancor prima di essere sottoposti a controllo, così per fiducia.
Ricordo come se fosse oggi, l’arrivo dei primi vaccini in Italia. Dopo essere stati trasportati per via aerea, furono caricati su camion frigoriferi particolari. Dovevano essere sottoposti a ben 80 gradi circa sottozero, altrimenti si sarebbero deteriorati. L’arrivo fu trasmesso in diretta a reti unificate. Scortato da carabinieri e altri militari, acclamati dalla folla festante, che erano ai lati della strada, mentre andavano alla loro destinazione per essere poi smistati in depositi con frigoriferi eccezionali.
Peccato che poi, probabilmente a causa della difficoltà di mantenerli a quel regime forzato, a molti gradi sotto zero, probabilmente troppi, si cominciò a diffondere la notizia che, anche a un minor raffreddamento, i vaccini avrebbero comunque resistito. Tanto che nell’estate che seguì, si vaccinò la gente anche a oltre 35 gradi sopra lo zero, con assoluta sicurezza anche in spiaggia, in una semplice roulotte con un frigo portatile. Non si parlò più di frigoriferi eccezionali, bastavano quelli tradizionali per la conservazione. Ma erano cambiati i vaccini? Le industrie li avevano modificati? Assolutamente no! Era semplicemente finita la sceneggiata!
Ricordo ancora Draghi: se non ti vaccini ti ammali e muori. Però secondo le statistiche, era evidente che nelle nazioni dove si vaccinava meno, le persone si ammalavano in minor numero. Per esempio nei paesi dell’est o in quelli dell’Africa. Qualcuno pensava che in Africa essendoci caldo, la malattia era meno invadente. Ma allora in Bielorussia? Lì fa freddo e molto anche, eppure la gente viveva esattamente come prima della pandemia. Niente mascherine, assemblamenti, gioia di vivere in comunità, incontri di massa, stadio, teatri, insomma tutto regolare e… niente grande influenza, se non quella solita stagionale. Ma come si spiega?
La verità è proprio l’inverso di quanto ha dichiarato l’ex Presidente del Consiglio: se NON ti vaccini, ti ammali e muori! Perché è proprio il vaccino, cioè quello che impropriamente chiamano così che ti fa ammalare. Perché la proteina spike entrando nella cellula, deve permettere la creazione degli anticorpi. Gli anticorpi creati dall’immagine della spike, che di fatto non può essere nelle condizioni di non nuocere, perché per essere “stampata” deve essere come l’originale. Tutto il lavoro eseguito a monte per i vaccini tradizionali, a parte quello per la SARS-COVID 2 anche vettoriale, non è stato effettuato. Quindi si inserisce all’interno della cellula la proteina spike che è un vero e proprio patogeno. È vero che si creano gli anticorpi in grado di combattere l’infezione, ma si tratta di una contaminazione provocata in tutti gli organi, nessuno escluso. Mi sto nuovamente avventurando in descrizioni tecniche che io non devo conoscere e soprattutto non devo capire. Sono forse un medico? Allora ritorno alla mia logica, è meglio.
Le case produttrici dei vaccini, a causa dell’emergenza pandemica, non hanno potuto eseguire tutte le sperimentazioni d’obbligo. Certo si sono giustificati con la FAST TRACK. Di fatto sono stati costretti a immettere sul mercato un prodotto non completamente testato e a causa di questo non si assumono alcuna responsabilità, se un domani possano esserci degli effetti avversi, oltre quelli che sono riusciti nel breve periodo a verificare.
Il 13 ottobre 2022 nel Parlamento europeo…
“Il vaccino Pfizer Covid è stato testato per fermare la trasmissione del virus prima che entrasse nel mercato?” Questa domanda è stata posta da Rob Ross, eurodeputato olandese del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei a Janine Small, presidente della sezione della Pfizer dedicata allo sviluppo dei mercati internazionali. Small ha risposto con un sorriso beffardo: “Mi chiede se sapevamo che il vaccino interrompesse o no la trasmissione prima di immetterlo sul mercato? Ma no! Sa, dovevamo davvero muoverci alla velocità della scienza”. L’ammissione di Small sgretola definitivamente le basi scientifiche sulle quali si poggiavano i Decreti Legge sull’introduzione del green pass e dell’obbligo vaccinale. Ha inoltre dimostrato come fosse infondato il paternalismo con cui si è inculcato nei cittadini, un presunto dovere civico a vaccinarsi per non far ammalare le altre persone. Qui più che logica sono dati di fatto.
Continuando, le case produttrici non hanno responsabilità, ma la trasferiscono alle nazioni che richiedono il vaccino. Queste, prendendo per esempio l’Italia, coprono con uno scudo formidabile coloro che lo somministrano. Questi medici vaccinatori pur essendo esenti da responsabilità, guadagnano per ogni soggetto un bel contributo in denaro. Compresi i medici di famiglia, che sospendono quasi ogni loro attività medica per diventare vaccinatori. E allora chi se ne assume la responsabilità? I vaccinati! Pare logico. Non firmano una dichiarazione nella quale risulta che sono stati informati di ogni cosa sul vaccino e che sono favorevoli a essere vaccinati? Informati di che? Se neanche i medici vaccinatori conoscono come è costituito e gli effetti che produce? Perché questa è proprio bella. NON SI PUO’ CONOSCERE COSA C’E’ ALL’INTERNO DEL VACCINO. La richiesta è stata fatta molte volte, ma è sempre stata negata la possibilità delle analisi, perché trattasi di brevetto. Poi si è venuti a conoscere che se un farmaco è di pubblica utilità per l’umanità, non c’è brevetto che tenga. Allora il tutto è stato coperto da segreto militare. Sissignori, non si può infrangere un segreto militare. Qualsiasi cosa accada all’inoculato è lui che lo ha voluto! Ha firmato e la legge non ammette ignoranza.
Ho avuto un certo sbandamento mentale, perché mi pareva di vivere in un incubo pieno di situazioni irreali.
All’inizio in Cina, si era verificata un’epidemia con un virus sconosciuto che stava uccidendo migliaia di persone. Apparivano sugli schermi televisivi persone che, mentre camminavano tranquilli per strada, all’improvviso cadevano per terra morti. In Cina quindi avevano bloccato tutto. Non si poteva uscire da casa e i viveri venivano distribuiti attraverso i servizi di assistenza. Si costruivano a tempo di record strutture ospedaliere per gli ammalati di questa nuova malattia che era chiamata COVID-19. Paesi confinanti con la Cina chiudevano le frontiere. I trasporti da o per la Cina furono interrotti in tutto il mondo. Da noi, in Italia, le autorità dichiaravano che non ci sarebbero stati problemi, eravamo comunque ben attrezzati per far fronte a qualsiasi pericolo. Invece arrivò una coppia di anziani cinesi affetti da Covid via aereo e questo bastò per iniziare le ricerche di quante persone fossero state contagiate, da questa coppia, durante il loro arrivo e il conseguente trasferimento a Roma. Si iniziarono a consigliare mezzi di protezione individuale tipo mascherine chirurgiche e maschere di plexiglas. Nella zona di Brescia e Bergamo si accesero focolai di infettati e perciò le autorità iniziarono a prendere provvedimenti per non far contagiare altre persone. L’11 marzo 2020 l’OMS dichiarò la pandemia. Questo creò per i cittadini obblighi da rispettare, al fine di evitare di contagiarsi ulteriormente. Nella stessa primavera arrivarono i vaccini.
All’inizio si dovevano vaccinare soltanto persone di una certa età, non le donne incinte e neppure quelle che allattavano. Poi l’età dei vaccinati variò. Non inferiore a una certa età, ma neanche troppo anziani, per poi cambiare ancora. Tutti dovevano vaccinarsi al di fuori dei bambini e ragazzi. In seguito, anche se non c’erano pericoli diretti per i bambini, questi dovevano essere vaccinati perché potevano infettare gli anziani.
In pratica si arrivò alla situazione che tutti dovevano essere vaccinati, anche coloro che erano guariti dalla Covid autonomamente. Anche chi era ancora pieno di anticorpi. I bugiardini dei vari vaccini cambiavano e si modificavano a seconda delle direttive più convenienti per il SISTEMA. I vaccini erano sempre gli stessi, ma le norme cambiavano. Come ho scritto prima, non si badava più alle temperature estremamente rigide. All’inizio non si potevano assolutamente mischiare i vari vaccini fra di loro. Quando si resero conto che una dose era insufficiente, fu necessario il richiamo. Ma poi per problemi logistici, non trovando più i vaccini di una certa marca, si autorizzò di mischiarli. Qualcuno azzardò anche a dichiarare che, più si mischiavano e più si era protetti, perché allargavano il raggio di azione essendo concepiti diversamente da ditta a ditta.
Non esistevano gli esenti alla vaccinazione. Neppure coloro affetti da malattie autoimmune. Neppure gli allergici, né coloro che erano colpiti da malattie oncologiche. Nessun medico di base esentava i propri pazienti. Nessuno si assumeva la responsabilità di prescrivere l’esenzione, era uno scarica barile tra il medico di base e gli specialisti. L’incubo che mi si presentava era la consapevolezza che le persone non fossero più esseri umani ma solo numeri. Non importava a nessuno se poi qualcuno si fosse sentito male o peggio.
Mi riferisco ai medici che avrebbero dovuto tutelare i loro pazienti cercando di far loro del bene e non del male. Nel senso che, obbligare al vaccino chiunque, senza prima aver effettuato esami preventivi, anche a persone con patologie gravi, è contro ogni principio medico. Vaccinare i ragazzi e persino i bambini di pochi mesi, quando non si conoscono neanche gli effetti indesiderati è assurdo.
Nell’incubo mi chiedevo del perché i medici, che dovevano essere consci di cosa significhi iniettare un siero pressoché sconosciuto ai propri pazienti, invece di porre un freno e cercare di capirne di più, consigliavano, anzi parecchi obbligavano, più che altro alle persone anziane, che si fidavano pienamente del proprio medico, a vaccinarsi. La domanda che mi ponevo era: “ci credono sul serio in quello che fanno, oppure sono accecati dal timore di essere sbattuti fuori dall’ordine dei medici e anche per il lauto guadagno che comporta?”
E se ci credono davvero in questo vaccino, su quali basi fondano la loro consapevolezza? Sono per davvero dottori in medicina oppure la laurea se la sono comprata?
Io non sono in grado di risolvere questo dilemma e neanche ci provo. Cerco solo di fare chiarezza in tutta questa confusione accaduta e senza dare retta ai complottisti oppure ai vari governi mondiali.
Ricapitolando per fare più ordine in quello che ho scritto:
1) Al momento siamo tutti sotto padrone. All’apparenza siamo diretti da multinazionali internazionali che hanno preso le redini di tutte le nazioni o quasi. Non posso certo confermare con prove tutto ciò, però ho descritto abbastanza minuziosamente come tutto è possibile. In realtà al di sopra delle multinazionali c’è una struttura trasversale, sovranazionale ed ereditaria, artefice e regista dell’attuale Sistema, come rivelò Maurice Schumann a Giacomo Rumor. Struttura di cui fanno parte personaggi sconosciuti a chiunque. Questo combacia con quanto penso io del livello superiore, ma per me non è il primo livello, solo uno ancora inferiore rispetto al vertice.
2) La loro strategia non è uniforme né solidale perché altrimenti saremmo già da tempo sotto una sola direttrice. Però due cose in comune le possiedono: il desiderio di portare avanti il Malthusianesimo (Il malthusianesimo è una dottrina economica che, rifacendosi all'economista inglese Thomas Malthus, attribuisce principalmente alla pressione demografica la diffusione della povertà e della fame nel mondo, cioè in sostanza allo stretto rapporto esistente tra popolazione e risorse naturali disponibili sul pianeta) e anche l’Eugenetica (Disciplina che si prefigge di favorire e sviluppare le qualità innate di una razza, giovandosi delle leggi dell'ereditarietà genetica). Il tutto con la pazienza e la determinazione della Fabian Society.
3) Questo potere ha portato a finanziare o a corrompere ogni possibile istituzione sia pubblica che privata. Una su tutte è l’OMS che di fatto è sotto il controllo di Bill Gates.
4) Guadagnare denaro e contemporaneamente sfoltire la popolazione mondiale attraverso le case farmaceutiche sempre gestite da costoro, non sono affatto ipotesi di complotto ma la cruda realtà. Si deve arrivare a curare anche il sano per poter guadagnare tanto. Nel 1976 Henry Gadsden, presidente di un gruppo farmaceutico americano, dichiarò che la nuova frontiera del suo settore industriale sarebbe stata “produrre farmaci per persone sane, perché questo ci permetterà di vendere a chiunque, così come si vendono chewing gum”.
5) Creare una pandemia, anche se di fatto la COVID-19 non lo era affatto, è stato fonte di guadagno e prova generale di controllo. Prima ce ne sono state altre di pandemie così dette di preparazione, sempre coordinate dall’OMS.
6) Vaccinare tutti, anche se le cure contro questa malattia erano evidenti, con un siero che non è affatto un vaccino, ma solo il precursore del farmaco a mRNA curatore di ogni male futuro, è un crimine contro l’umanità. Domani tutto si curerà con un vaccino. Hai il torcicollo? Ecco il vaccino che non lo farà prendere agli altri e guarisce te. Assurdo!
7) Conflitti di interessi spaventosi tra le Istituzioni di controllo: OMS, EMA, AIFA e quelle di altri paesi con i tecnici o responsabili di case farmaceutiche. Il personale si spostava e si muove ancora, tra gli uni e gli altri attraverso il sistema del revolving door o porte girevoli. Ma anche i responsabili politici persino le massime cariche, per esempio Ursula Von Der Leyen, Presidente della Commissione Europea, hanno conflitti d’interesse con queste multinazionali. Le nostre cariche politiche, dal Presidente della Repubblica all’ultimo politico, persino Papa Francesco, sono allineati per le vaccinazioni. Non ricordiamo cosa è accaduto nelle chiese?
8) Essendo tutti i poteri dello Stato intimiditi, ognuno si muove con circospezione. Chi si rende pubblicamente contrario a quanto stabilito, ne paga le conseguenze. Non esiste magistratura responsabile, se non qualche rara “rondine che non fa primavera”. Tutti i responsabili di ogni servizio sono impuniti, coperti da uno scudo formidabile. Possono dire e dichiarare qualsiasi menzogna perché sono sicuri che non pagheranno per le loro bugie. Non esiste una categoria peggiore dell’altra. I politici? I magistrati? I giornalisti? I medici? I poliziotti? E così via. Chiunque bada a sé stesso se può.
9) In ultimo vorrei inserire la gente. Martellata e impaurita continuamente dai media che diffondono tragedie, paura, terrore. Un pensiero molto particolare va agli ospedali Covid, alle strutture sanitarie per anziani, diventati veri e propri lager. Persone lasciate morire sole, senza alcun conforto da parte dei familiari. Parenti in attesa fuori dai locali dove erano ricoverati i loro cari. Tutto ciò è inumano, mai accaduto.
10) Questo punto lo lascio in bianco perché dovrebbe interessarsi agli effetti indesiderati. Cioè a quanto danno hanno recato i così detti vaccini sicuri. Una situazione iniziata subito dopo la somministrazione e che ancora si evolve mortalmente sempre di più. Purtroppo i responsabili hanno sempre cercato di nascondere la verità su quello che è accaduto, quello che succede e su quello che accadrà in seguito. Quest’ultimo punto sul futuro è ancora un mistero per tutti. Di certo sono previsti l’arrivo di molti problemi e soprattutto la maggior diffusione di malati oncologici.
Il libro V-19 continua sulla riga del primo e secondo lavoro di Massimo Citro. Dettagli sui lavori effettuati dalle industrie private e le forze armate di tutto il mondo. La sperimentazione della guerra batteriologica, che di fatto non ha confini nazionali. Antony Fauci, Baric, Shi Zhen-Li e altri specialisti tutti collegati con Wuhan. La scoperta da parte di un istituto indiano, su 4 pezzi sintetici uguali a quelli dell’HIV trovati sul virus in questione e confermati da Luc Montagnier. Tutto ciò l’ho già sintetizzato sul mio primo lavoro a proposito del libro Eresia. Perciò basterebbe leggere quanto già scritto per essere a conoscenza di molte cose. Il problema principale, di quasi tutti, è che non abbiamo né tempo né voglia di “perdere tempo” a informarci per avere informazioni ed essere consapevoli. A che scopo poi? Possiamo in qualche modo modificare la situazione? Abbiamo qualche possibilità di far cambiare le cose? No! E allora?
Dobbiamo per forza credere che nella guerra Ucraina-Russia quanto ci raccontano è proprio così? Probabilmente non sono molto intelligente, ma non completamente cretino da non saper pensare con la mia testa. Oltre alla questione di dominio c’è sempre il maledetto interesse che muove ogni cosa. La situazione non cambia in Palestina: dominio e interesse. Anche qui basta far riferimento ai romani: CUI PRODEST?
Io non potrei mai girarmi dall’altra parte o chiudere gli occhi. D’accordo non sono in grado di porre rimedi, ma non è nella mia natura far finta di niente e mettere la testa sotto la sabbia. Non si tratta di schierarsi con qualcuno. È la giustizia che, non venendo tutelata da nessuno, mi sconvolge. Nessuno ha pietà per chi soffre, l’importante è che siano sempre gli altri a rimetterci e mai noi. Anzi riusciamo persino ad approfittarcene dei problemi altrui, speculandoci sopra e ipocritamente spargendo lacrime di coccodrillo.
Natale Pappalardo novembre 2023