GALLERY
Le mie navi
Dieci anni di mare dal 1968 al 1978
1968 S/S CUMOREANA HPPF
1970-1971 M/N SOMALIA ICXS
1972 M/N BENADIR ICKZ
1972-1973 M/N IGNAZIOEMME ICIA
1974 M/N DELAWARE 6ZYF
1975 M/N VICTORIA IBLV
1976 M/N GIOVANNI ANSALDO ICGE
1976 M/N GIANNI ZETA ICGZ
1977 M/N MAR IBMM
1978 M/N ENRICO FERMI IMIX
Imbarcato sulla ss Cumoreana nel 1968. La mia prima esperienza di bordo che ho descritto con molti particolari nel libro che ho scritto e pubblicato qualche anno fa: Il carrettiere del mare. Sono rimasto a bordo quasi 5 mesi, ma sono stati molto intensi ed indimenticabili. Un episodio, Sapele, che è una località sulle sponde del Niger, molto all'interno l'ho anche pubblicato su questo sito alla voce "RACCONTI"
La fine della ss Tamar ( ex Remois e Cumoreana)
Name RÉMOIS
Type Cargo
Yard Number 204
Launched 18/02/1932
Completed 04/1932
Off. Number
Engine builder George Clark & Co., Sunderland
Engine type T. 3 cyl.
GRT 3713
Length (feet) 331.7
Beam (feet) 3.2
First owner Cie. des Bateaux à Vapeur du Nord, Dunkerque
History
03/12/1942 seized by Germany and handed to Italy
1942 LANUSEI, Italian Government ('Adriatica' SA di Navigazione), Venice
22/03/1943 bombed and sunk at Palermo, refloated in 1947
1947 RÉMOIS, returned to owners, repaired and returned to service 05/1950
1963 CUMOREANA, Cumore Tramping Corporation, Panama (A. Moretti, Milan)
1970 TAMAR, Cia. de Navegacion Portland SA, Panama (G. J. Marovic, Trieste)
Fate
03/08/1972 arrived at Sveti Kajo, Split for breaking.
La bananiera mv Somalia ICXS ( flotta SERVIMAR ) è stata la mia prima nave battente bandera italiana. Se non ricordo male era di origine norvegese. Quando imbarcai faceva viaggi con Cuba ma non trasportava banane, bensì dall'isola la merce era costituita da "pescado" aragoste ecc, ma anche arance.Qualche volta si trasportava anche nichel verso il Canadà. Dall'europa il carico era costituito da merce varia ma ben pulita per non sporcare le stive. La stazione radio era costituita da un ricevitore principale Hagenuk (con cui ho avuto problemi a causa del guasto del calibratore per la sintonia). e da due trasmettitori O.C. e O.M. di buona potenza ma con problemi ai quarzi che spesso non facevano bene contatto. Portavamo anche qualche passeggero. Nave piccola ma preziosa per i suoi ottimi allestimenti. Ci sono stato quasi due anni a bordo andando avanti e indietro per l'Atlantico e il Mediterraneo. Nave che è rimasta nel cuore a chiunque abbia affrontato un viaggio con lei. Io ne sono stato "fulminato".
Mv Benadir/ ICKZ altra bananiera della flotta SERVIMAR. Noleggiati con la Bruns una compagnia tedesca per viaggi in centro, sud America, Europa e Giappone. 12 passeggeri ad ogni viaggio e tutti entusiasti della nave e dell'equipaggio. Mi trovavo benissimo a bordo tanto che mia madre diceva che la nave era diventata come un'amante per me., tanto ne ero innamorato. Apparati di debole potenza come trasmettitori (Telefunken) ottimo ricevitore (Siemens). Con la Benadir ho attraversato moltissime volte il Canale di Panama, sempre uno spettacolo bellissimo.
Mv Ignazioemme ICIA flotta Ignazio Messina di costruzione tedesca primi anni '50 viaggi di linea per l'Australia via Africa occ. Ho effettuato 3 viaggi per l'Australia e ritorno. Apparati tedeschi uguali a quelli della mv Benadir. TX Telefunken 150w RX Siemens 566. Sul mio libro "Il carrettiere del mare" ho descrito il 3° viaggio per l'Australia, compreso un tremendo uragano nell'Oceano Indiano.
Imbarcato sulla Mv Victoria IBLV nel 1975. Abituato alle carrette questa nave per me era un sogno! Ad iniziare dagli apparati, aveva infatti due stazioni radio: quella vecchia con 2 RX Allocchio Bacchini AC20 e TX della Marconi italiana T300 (se non ricordo male) mentre quella nuova aveva un RX della Redifon transistorizzato quindi moderno e un TX della Marconi inglese modello Crusader 1500w. Si facevano crociere in Med. 15 giorni per viaggio. Una volta verso ovest e l'altra verso est. Si toccavano svariati porti uno più bello dell'altro e a bordo oltre al gran divertimento non mancava niente. Avevamo 700 passeggeri , anche personaggi famosi oltre i soliti crocieristi. Allora le crociere erano ancora costose. Eravamo solo due marconisti ed il lavoro era intensissimo anche a causa dei continui collegamenti per effettuare le telefonate e la ricezione dei bollettini stampa in varie lingue (quest'ultimo compito toccava sempre a me) La mensa ufficiali poteva contare anche sui menù passeggeri quindi era molto ricca ma io ricordo con piacere il pane fresco che i panettieri facevano a gara a sfornare sempre meglio. Pizza a mezzanotte e torte sempre a disposizionne. Malgrado tutta questa grazia di Dio, in quel periodo sono riuscito anche a dimagrire. Il lavoro era davvero stressante e continuo.
MV Giovanni Ansaldo ICGE della Carboflotta. Nave per trasporto carbone. Viaggi per gli Stati Uniti. Equipaggio fantastico sempre nei miei pensieri mentre il mio alloggio essendo posizionato sul retro del ponte aveva gli oblò a poppavia. Non avendo l'aria condizionata e non entrando praticamente mai aria viaggiavo con una grande temperatura interna. Apparati ottimi 2 RX ITT Schaub Lorenz e TX ottimo. (non ricordo al momento la marca) .
Malgrado la sofferenza dell'alloggio sarei rimasto ancora a bordo perchè l'equipaggio e il suo Comandante erano fantastici. Sono sbarcato per gli esami al concorso alle Poste per Radiotelegrafista nelle stazioni Costiere.
Mv Gianni Zeta ICGZ della Compagnia Zacchello, poi ha cambiato nome . Durante il mio imbarco era adibita al traffico costiero italiano. Piccola nave per carichi bianchi (puliti) come benzina, cherosene ecc. Caratteristica perchè quando era a pieno carico la coperta era poco sopra il livello del mare. Ogni mattina il nostromo raccoglieva il pesce che durante la notte, saltando a bordo, finiva in coperta. Ne portava spesso un "bugliolo" (secchio) pieno. Di solito era il "pesce rondine" che volava sopra l'acqua per decine e decine di metri.
Ad Augusta, una volta, mentre stavamo per staccarci dalla banchina, un rimorchiatore, per cause sconosciute invece di tirarci fuori dal molo, si diresse a tutta velocitò contro bordo a centro nave. Per fortuna quella volta avevamo solo mezzo carico a bordo (carburante per aerei diretto a Taranto) Ci procurò solo una grossa "BUGNA" sulla fiancata. Se la Gianni Zeta fosse stata a pieno carico ci sarebbe montato sopra provocando sicuramente un'esplosione. Davanti a noi c'era una super petroliera in fase di caricazione. Non oso immaginare cosa sarebbe successo nel porto di Augusta. Per la prima volta in vita mia ho visto un uomo con i capelli dritti sulla testa, dritti come chiodi: era il Comandante Scarpa. A prua , al posto di manovra c'era suo figlio Primo Ufficiale. mentre io ero sul ponte al telegrafo con la sala macchina insieme al pilota (sconvolto) e il timoniere.
La nave era dotata di apparati nuovi ma di concezione antiquata, (qualche residuo di magazzino) non possedeva Tx di O.C.. ma solo il TX di O.M. se non ricordo male un altro Marconi italiano e un buon apparato Fonia con il quale svolgevo molto traffico. Con questa nave ho visitato quasi tutti i porti italiani e alcuni sul Mediterraneo che non conoscevo ancora.
Imbarcato nel 1978 per viaggi a carattere europeo (ero in attesa della chiamata alle poste perchè ero vincitore di concorso, invece dopo qualche viaggio in nord Europa la nave si diresse verso Filadelfia negli USA. Ho scritto un racconto che narra questo episodio pubblicato sul sito alla voce "Racconti" si intitola: l'Ultimo imbarco. LPG gasiera molto veloce . Apparati di piccola potenza anche se di buon livello tecnico.
Imbarcato a Genova il 20.11.1975 per viaggi U.S.A carico di greggio Libia per S. James Mississipi per poi caricare carbone a Mobile Alabama per Taranto. Un viaggio difficile e complicato sia per le condizioni molto precarie della stazione radio di bordo che per la pulizie delle cisterne avvenute in mare aperto. (foto grazie all'interessamento di Alfredo De Cristofaro/IK6IJF)
Purtroppo per la Mv Mar IBMM non sono riuscito a procurarmi nessuna fotografia. Peccato! All'epoca tutto pensavo tranne che mantenere un ricordo del posto di lavoro che mi portava lontano da casa. Comunque per la Mv Delaware ho scritto un lungo racconto che è inserito in questo sito. Invece per la MV Mar non ho ancora scritto niente. Si trattava di una petroliera della Compagnia Zacchello stessi viaggi della Gianni Zeta. Costruzione giapponese del 1958, stazione radio magnifica con console centrale da dove si comandavano i trasmettitori principali che erano tre. Due ad O.C di cui uno da 1 KW e uno ad O.M . Erano situate sulla paratia di fronte insieme al reparto movimento antenne meccanico. La stazione radio oltre alla console che aveva i vari ricevitori di cui due principali con caratteristiche diverse , ma entrambi ottimi malgrado l'anno di costruzione. La console era dotata anche di RX e TX d'emergenza oltre un piccolo apparato Fonia onde medie. Senza muovermi potevo fare qualsiasi operazione come accendere e spegnere gli apparati trasmittenti, cambiare le frequenze, le bande e le antenne. Insieme alla sala radio c'erano due locali: uno per il laboratorio e l'altro ad uso magazzino. Tutti gli apparati erano della JVC giapponese. Stazione concepita e realizzata magnificamente, ma i giapponesi hanno sempre tenuto in considerazione il servizio radio, al controrio purtroppo di noi italiani.
Oggi 06 settembre 2023 Alfredo De Cristofaro IK6IJF, è riuscito a trovare un magnifico dipinto e il curriculum vitae della M/C MAR/IBMM. Non ringrazierò mai abbastanza l'amico Alfredo per la sua tenacia e caparbietà nell'insistere al ritrovamento di qualcosa della mia vecchia nave.
Costruita nel 1958 e varata col nome di "SAN CLEMENTE MARU" nel cantiere Mitshubishi Kaiunin. In seguito fu venduta alla Cordoba Shipping c/o ltd liberiana cambiando il nome in "ALBAMAR" Poi fu venduta ad una compagnia facente capo alla flotta Zacclello di Venezia cambiando nome in m/c MAR