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ATTENTATO A TRUMP
II media sono stati monopolizzati dall’attentato a Trump. Non ho voluto seguire i vari commenti giornalistici trasmessi. Ho invece prestato attenzione ai fatti così come li hanno presentati tramite TV, soprattutto ai video in diretta che da ogni angolazione hanno ripreso l’accaduto.
In un secondo tempo sono stato costretto ad interessarmi, mio malgrado, anche dei commenti, perché la notizia era predominante nei servizi trasmessi da ogni rete televisiva.
Ero certo che le ipotesi andavano dal falso attentato, (tutta una recita,) al martirio del futuro probabile presidente degli Stati Uniti. Ogni parte politica e no, era certa della propria tesi, pur senza avere alcuna prova da mostrare. No! Mi correggo, coloro che affermavano che si trattava di un vero attentato avevano come prove i proiettili sparati, la morte dell’ex capo pompiere, dei due feriti gravi e della lieve ferita di Trump.
Comunque per adesso si sentono solo pareri, infatti, ci sarà un’inchiesta che dovrebbe risolvere ogni dubbio sull’accaduto. Purtroppo, per esperienza sappiamo che difficilmente si riuscirà a fare vera chiarezza. Però una conclusione ufficiale ci sarà dopo aver chiuso l’inchiesta.
Quindi ho cercato di seguire i vari commenti, ma dopo poco tempo, come avevo già preventivato, mi sono reso conto che ognuno continuava a ipotizzare, dando ai fatti registrati, un proprio parere, ipotesi, idee, complotti, inefficienza, superficialità. Come se davvero fossero tutti esperti di sicurezza avendo avuto esperienza acquisita sul campo. Certamente qualche esperto ha parlato, ma la massa dei giornalisti scriveva tanto per scrivere qualcosa o sparlava dicendo per lo più sciocchezze.
A questo punto, posso mettermi in gioco anch’io, perché pur non essendo un esperto in situazioni del genere, sono comunque un cittadino che si interessa di ciò che succede nel mondo. Sono però consapevole che ciò che riesco a conoscere, è solo quello che chi ha in mano le leve del potere, desidera che la gente conosca, niente di più. Confesso però, che già da molti anni, malgrado le informazioni incomplete o distorte che ci arrivano, riesco comunque ad effettuare un’analisi delle situazioni, che nel passato ha premiato le mie intuizioni come esatte, anche se all’inizio quando le comunicavo agli amici, non ero creduto.
Analizziamo con le solite domande del curioso l’attentato all’ex presidente Trump.
CHI, QUANDO, DOVE, COME, PERCHE’
CHI è stato a compiere l’attentato? Colui che ha sparato era Thomas Matthew Crooks, un ragazzo di appena vent’anni. Non si conoscono ancora le motivazioni. Era iscritto a un tiro a segno. Qualcuno dei suoi conoscenti ha dichiarato che non era un bravo tiratore.
QUANDO il 13 luglio 2024 alle 18.11 locali
DOVE Butler, Pennsylvania U.S.A
COME attentato attraverso uno sparatore armato di un fucile semi-automatico AR-15 e appostato a circa 100 metri di distanza da Trump. Era sdraiato sul tetto di un container.
PERCHE’questo ultimo punto è in fase di accertamento. Però si possono solo ipotizzare varie possibilità. Ognuna delle quale è in contrapposizione a seconda degli schieramenti che l’idealizzano. Esaminiamo il perché esistono gli attentati.
Quando una persona è scomoda e non si riesce con le vie legali, scandalistici e politici, né a corromperla o minacciarla in alcun modo, non resta che ucciderla. Ultima ratio naturalmente.
Perché una persona è scomoda? Si suppone che non venga gradita da una parte politica e forse da entrambi le parti politiche che si dividono presso ché la maggioranza dei votanti. Per parte politica non intendo i partiti tradizionali: Partito Repubblicano e Partito Democratico, bensì i DEEP STATE, cioè quelli che si definiscono gli stati profondi. Coloro che comandano davvero e che sono a capo delle multinazionali e che hanno il controllo del paese molto più del Presidente, che viene eletto ogni 4 anni, mentre loro sono in pratica permanenti.
Negli USA più che nel resto del mondo, il potere è sempre stato di chi possiede di più o in quel momento può fare molto di più rispetto al potere opposto. Lo stato più democratico del mondo in realtà forse lo è meno degli altri. Basti pensare alle FAMIGLIE che si contendono il potere amministrativo: KENNEDY, BUSH ecc.
Famiglie o individui che fanno parte dei potentati che reggono le redini del paese. In questi ultimi tempi, malgrado il denaro si stampi come se fosse carta straccia, tutti comunque ne vogliono di più. Si creano situazioni atte a guadagnare sempre più denaro, vendendo farmaci e armi a quasi tutto il mondo. Di fatto le industrie degli Stati Uniti si sono trasformate in industrie belliche. È evidente, per esempio, che la vendita di un F35 con tutti i suoi armamenti e gli aggiornamenti continui, più l’addestramento e software ecc. equivale a migliaia e migliaia di automobili o frigoriferi, ecc. Quindi le fabbriche che producono ogni cosa, le hanno spostate in Cina o nei paesi limitrofi. Le multinazionali si tengono solo le industrie farmaceutiche e quelle delle armi.
Per i farmaci basta creare ogni tanto un virus che diffonda patogeni curabili soltanto con dei vaccini a doc. e da qualche tempo stanno cercando di curare i “diversamente sani”. Cioè tutti coloro che pur essendo sani, hanno bisogno di terapie farmacologiche, secondo i medici sovvenzionati dalle case farmaceutiche. Per le guerre, purtroppo occorre procurarsene e farle scoppiare.
Però se in questa strategia, compare una persona che dichiara di far finire la guerra appena eletto e che durante i suoi 4 anni di presidenza USA, non ha compromesso l’America in alcuna guerra, questo personaggio da fastidio, molto fastidio a chi ha investito e intende ancora investire nelle guerre per guadagnare sempre di più.
Chi compie un attentato ad un uomo potente è sempre chi fa parte del potere? Oppure a volte è solo una esplosione di rabbia da parte di una persona manipolata dai media? Si riscontrano nel passato molti attentati andati a vuoto o almeno non conclusi con la morte del soggetto.
Anche quest’ultimo attentato pare fosse eseguito da un solo individuo, solo ventenne e senza alcuna esperienza in esecuzioni mortali, da killer per intenderci. Posso credere che un potere come il DEEP STATE metta nelle mani di un novellino un compito tanto delicato? Tutto è possibile, però io non ci credo! A meno che lui non fosse solo uno specchietto per le allodole e altri tiratori erano appostati e pronti a fare fuoco per avere la certezza che il compito fosse portato a termine bene. Poi le circostanze favorevoli a Trump non hanno permesso che intervenissero. Oppure questo ragazzo era solo uno squilibrato che ha agito per suo conto. Oppure messo in condizione di agire contro la sua volontà da degli psicofarmaci o impulsi ipnotici o altro. Comunque sia, io non credo che un potere forte come quello che si sta giocando tutto, possa aver ideato un piano per uccidere Trump così debole, tanto da essere fallito. Ripeto se l’attentatore è un individuo a sé stante, può riuscire o meno, ma se si tratta di poteri forti l’attentato riesce al cento per cento, senza alcun problema. Le elezioni sono ancora lontane, infatti si svolgeranno nei primi di novembre di quest’anno. Tutto può succedere! Se davvero dietro a tutto c’è quel tipo di Deep State, allora per Trump i problemi non sono finiti. A meno che non trovino una soluzione meno cruenta tale da far perdere le elezioni a Trump, magari con dell’elezioni ancora più truccate della volta scorsa. Comunque sia, per gli Stati Uniti prevedo: MALA TEMPORA CURRENT SED PELORA PARANTUR (corrono brutti tempi ma se ne preparano di peggiori).
Ma Trump è il presidente che ci vuole per mettere tutto a posto? Ma questa è un’altra storia!
Natale Pappalardo luglio 2024
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