Amici R.T. indimenticabili
SILENCE KEY
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A settantacinque anni posso affermare, senza ombra di dubbio, che le persone che io conosco sono più fra coloro che sono scomparse, che fra quelle che ancora sono in vita. Riferendomi però a chi pratica la radiotelegrafia, il rapporto fra gli S.K. (silence key) e gli altri è oltre 10 a 1.
In queste pagine non pretendo certo di inserire tutti coloro che nel tempo ci hanno lasciato, sarebbe un'impresa ardua e per me impossibile da attuare. Desidero soltanto mettere in evidenza almeno un ricordo di qualcuno di loro che per me è stato significativo e che spesso mi torna in mente. Naturalmente posso dedicarmi soltanto agli operatori di cui ho delle informazioni o documentazioni di qualche genere. Sono consapevole che dovrò omettere quasi la totalità dei vecchi amici S.K. ma questo non mi impedisce certo di non pensarli tutti, ad uno ad uno. Perciò io inserisco soltanto pochissimi fra questi personaggi che in qualche modo ho avuto accanto o vicino in qualche modo. Non me ne vogliate se qui non troverete l'amico perduto.
Anni fa, quando facevo parte di un Club di Radiotelegrafia, avevo creato una pagina ad hoc per i nostri S.K. Avevo invitato tutti gli iscritti ad inviarmi notizie e curricula dei propri amici scomparsi, perché credevo che il loro ricordo non dovesse sparire così come è accaduto a loro stessi. Anche perché mi avrebbe fatto piacere, che le nuove leve avessero qualche notizia degli R.T. che ci hanno preceduto. Purtroppo nessuno mi è venuto incontro. Forse il ricordo della perdita era troppo grande oppure non hanno ritenuto valida questa mia idea.
Ricordo però che una volta l’Associazione di cui facevo parte, ha indirizzato una cartolina QSL proprio all’ideatore del Club. Quindi l’INORC ha dedicato a Nicola Mastroviti IT9XNM, a suo ricordo, giorni di collegamenti radio. Per qualche tempo tutti si sono ricordati di lui e anche i nuovi operatori, che non lo avevano mai conosciuto e collegato, seppero di lui. IT9XNM non è stato un operatore comune, era pur sempre colui che fece nascere il Club. Non pretendo che si debba per ogni amico scomparso dedicarsi tanto, però almeno le associazioni di operatori potrebbero intitolare, oltre che a patrocinare il “prosciutto della Valle Giulia” per esempio, qualche momento agli operatori del passato, dato che singolarmente non siamo capaci di ricordarli a noi stessi.
Qualche anno fa Gino Foggia I8FXT, esattamente il 15 dicembre del 2008, ci lasciò improvvisamente. Gino era un ex radiotelegrafista della Marina Mercantile, impegnato da anni sulle frequenze amatoriali. Essendo in pensione da anni, si dedicava alla sua terra in Calabria. Lo si sentiva giornalmente, anzi varie volte al giorno perché appena terminato un lavoretto, subito si metteva alla radio per un QSO. Era possibile sentirlo numerosissime volte anche nel giro di poche ore. Per anni tutti lo abbiamo collegato, proprio tutti e continuamente. Ebbene dopo pochi giorni dalla sua morte, nessuno parlò più di Gino, come se non ci fosse mai stato! Eppure non solo era sempre in radio, in QSO, ma non si perdeva un Meeting INORC per nessuna ragione al mondo.
Lo conoscevamo tutti molto bene ed era l’amico sincero che apprezzavamo per il suo carattere calmo e cordiale. Questo episodio ha scatenato in me il desiderio di creare sul sito INORC una pagina dedicata agli S.K. ma come ho scritto sopra, non sono riuscito a portarla avanti per gli argomenti che ho decritto.
La memoria di questi amici scomparsi non deve andare perduta. Occorre sempre fare riferimento a questi personaggi e da loro trarne tutti gli insegnamenti possibili. Senza il nostro passato non possiamo avere alcun futuro.
Purtroppo non avendo più alcuna memoria di quello che è stata la radiotelegrafia e dei suoi operatori che nel tempo sono diventati S.K, le giovani leve non hanno più riferimenti, né direttive per potersi forgiare in questo tipo di comunicazione che si sta smarrendo.
Autonomamente, avendo un sito personale e credendo in questo, reputo giusto ricordarli e con questo onorarli in qualche modo. Tanto più adesso, che la radiotelegrafia pare sia destinata ad essere esercitata soltanto con i PC e con dei software sempre più sofisticati che di fatto escludono il fattore umano.