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Il tasto doppio come lo vedo io

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Tasto doppio magnetico chrome originale di A. Frattini I1Q0D 2018

     Tasto manuale di tipo orizzontale con i contatti in entrambi i lati, tanto da poterlo manipolare indifferentemente sia a sinistra che a destra, essendo perfettamente speculare. E’ stato inventato e creato alla fine del 1800. Probabilmente il primo fu costruito da Bunnell. Non mi sono preoccupato di cercare la sua storia e neanche ho provveduto a vedere tutti i modelli del passato. Per questo ci sono molti ricercatori che con l’aiuto anche di internet sono molto più bravi di me nel “copia e incolla”, perciò lascio questo compito importante a loro.

     Ricordo pero che il ricercatore Prof. Andrea Gaeta, da anni si interessa anche di telegrafia e su questo argomento e su molti altri, ha dedicato moltissimo del suo tempo. Nel suo sito http://www.bitnick.it/ alla voce “i segreti del side swiper” ha scritto delle considerazioni molto interessanti che vanno sicuramente valutati dal punto di vista fisico e meccanico, non dalla parte della manipolazione manuale perché il Prof. Gaeta non è un radiotelegrafista. Proprio per questa ragione negli anni scorsi il Prof. Gaeta ha contattato qualche esperto in telegrafia per chiedergli cosa ne pensassero del Codice Morse, della manipolazione e anche dei vari tasti telegrafici usati in rapporto alla propria esperienza.

    Una vera e propria inchiesta su questo argomento ha prodotto delle conclusioni che il professore ha catalogato a seconda dell’esperienza di ognuno di questi esperti del CW. Ha creato in seguito dei parametri inserendoli in tabelle come conseguenze dei suoi studi sull’argomento. A proposito del Tasto Doppio (come piace chiamarlo a me), un esperto ha dato il suo parere a proposito delle molle di richiamo o meno del braccetto, che personalmente non mi convince. Infatti la sua opinione è che le molle sono state inserite esclusivamente per incrementare la velocità per inviare il codice (maggior velocità di esecuzione). Invece io penso che anche se la velocità può essere maggiore, il loro scopo principale è un altro. Prendo per riferimento un tasto doppio con braccetto molto rigido e un altro tasto doppio con braccetto molto flessibile.

    Nel primo è obbligatorio, per poter trasmettere i caratteri in maniera netta, avere uno “smorzatore” o una piccola lamina flessibile collegato tra il braccetto e il contatto fisso. Questo perché spostando il braccetto in maniera orizzontale l’aderenza con il contatto fisso avviene in maniera più prolungata nel tempo essendo la lamina flessibile. Se non ci fosse questo tipo di “smorzatore” il contatto in velocità avverrebbe solo in parte causando imprecisione nell’unione tra il braccetto e il contatto fisso. Nel tasto doppio con braccetto flessibile, il tipo di smorzamento lo effettua lo stesso braccetto. Il problema starà però nel dosare quanto dovrà essere flessibile il braccetto stesso. Questo dipenderà dal modo di operare dell’operatore e dal tipo di trasmettitore che userà.

    Comunque cosa comune anche per il braccetto rigido. Sono stati creati e costruiti molti tasti con caratteristiche diverse tra di loro e anche alcuni che hanno inserito anche un braccetto molto rigido con all’estremità dei braccetti flessibili regolabili. Gli inventori negli anni non sono certo mancati ma esprimere un giudizio su quale tipo di tasto doppio sia migliore rispetto ad un altro, è difficile meccanicamente parlando. Forse occorrerebbe chiedere al fisico Prof. Gaeta. Per il radiotelegrafista di oggi, che ha a disposizione ogni tipo di tasto, passato e presente, credo che il giudizio sia esclusivamente personale. Questo perché non esiste assolutamente il tasto migliore per tutti, ma un tasto che soddisfa alcuni e altri meno o affatto. Poi in definitiva ogni soluzione escogitata finora, risolve alcuni problemi di manipolazione ma ne crea altri, quindi come sempre, la manipolazione del side swiper è sempre un compromesso tra la tipologia del tasto e tipo di manipolazione individuale.

   Come del resto accade per ogni tipo di tasto telegrafico. Tutta questa premessa è servita per far intendere che a prescindere dal tasto, la manipolazione è una questione prettamente personale perché è la manualità dell’operatore che deve, nel caso, sopperire alla deficienza del tasto che sta usando, più che in altri tasti. Con il tasto doppio, una delle difficoltà consiste nel riuscire a fare i punti nettamente senza che siano appena accennati oppure che siano troppo lunghi e anche con diversa velocità uno dall’altro quando si trasmettono caratteri con tanti punti. Manipolare per la prima volta un tasto doppio, per chi non ha mai adoperato un Bug o un Paddles è intuitivo. Facile per l’apprendimento e ancor di più per utilizzarlo in poco tempo. Cosa completamente diversa invece è per chi ha già usato un Bug o un Paddles, perché la mente ha in memoria che i punti si compongono dalla parte sinistra e le linee solo dalla parte destra. Occorre perciò cancellare questo tipo di memoria o meglio, relegarla da una parte, pronta a tirarla fuori quando si riadopera quel tipo di tasto. Purtroppo questo sarà un problema per chi ha già questo tipo di esperienza, ma tutto sommato in poco tempo si acquisisce questa nuova “lingua” e si potrà in seguito cambiare anche in corsa tutti i tipi di tasti che si voglia, senza pericolo di sbagliarsi.

   Ultimamente sono venuto in possesso dell’ultimo tasto tipo side swiper costruito da Alberto Frattini. Me ne ha spedito un prototipo affinché lo provassi dandone un giudizio, essendo io, almeno per lui, un intenditore di questo tipo di tasto. In realtà non sono affatto un esperto di tasti doppi, però ho acquisito una certa esperienza avendo manipolato da parecchi anni, qualche modello diverso di questi tasti che mi affascinano molto. Il nuovo tasto doppio di I1QOD si presenta tutto cromato con regolazioni in acciaio inox (come è suo costume da qualche anno). Bello e pesante pur essendo molto compatto a causa del braccetto corto e spesso.

   Le sue caratteristiche principali sono: Regolazione della durezza o meno del braccetto con magneti Contatti installati sul braccetto telescopici (rientranti in una sede sul braccetto). Quest’ultima caratteristica dei contatti telescopici è una vera genialità creativa di Alberto perché pur costruendo un braccetto corto e rigido, con questa idea riesce a renderlo come se fosse un braccetto flessibile, ma con la caratteristica che i contatti toccandosi, restano uniti per più tempo senza causare il classico strusciamento che provoca un’asta troppo flessibile. Infatti per evitare questo tipo di problema, che di solito avviene in molti tipi di trasmettitori moderni (escluso il Ten Tec), l’operatore è costretto ad allargare lo spazio fra i contatti, cosa che provoca una certa difficoltà nella manipolazione e una più bassa velocità di esecuzione. La conseguenza di questa vera e propria creazione è la facilità di regolazione del tasto e una maggior facilità di manipolazione anche causata dal maggior avvicinamento dei contatti fra di loro.

    Come scritto sopra, in definitiva è sempre l’operatore che stabilisce in ultima analisi, come si trova con un tipo di tasto rispetto ad un altro. Però con questo tasto magnetico costruito nel 2018 pare che i pareri degli operatori che lo usano siano unanimi, cioè molto positivi. Anzi sicuramente il migliore dei tasti doppi che ognuno di noi possiede per essere manipolato bene e con facilità.

    Ricordo a chi legge che quello che scrivo è soltanto una mia opinione scaturita dalla mia esperienza personale, non certo una verità assoluta. Non prendete per oro colato ciò che io considero e scrivo, sono consapevole che malgrado sia stato un RT professionista per parecchi anni e che mi dedico al CW fin da ragazzo la mia conoscenza è limitata anche in questo settore malgrado il mio impegno.

 

                                                                                 

Maniflex Dyna Type originale di Alberto Frattini I1QOD 2014
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