I 4 SENSI DELLE ANTICHE SCRITTURE SACRE
Letterale
Allegorico
Morale
Anagogico
Questi quattro sensi sono i mattoni di costruzione che usano gli esegeti quando cercano con lo studio approfondito di dare una spiegazione di quello che leggono.
Essere un esegeta significa avere una profonda cultura in svariati campi ed essere dotati di un’ottima pazienza.
Io non essendo colto in nessun campo ed avendo poca pazienza non potrei mai capire il significato di una frase o di un intero capitolo della Bibbia. Spesso sono anche in difficoltà per capire una sola parola per cui…..
Però non mi arrendo di certo a non leggere perché non sono in grado di capire. Quando sono in difficoltà immagino lo scambio di interpretazioni tra due esegeti che leggendo lo stesso brano, sono in disaccordo. Se poi penso che se fossero più di due, ma tutto un gruppo, che cercano ognuno per proprio conto di dare la propria spiegazione agli altri, ecco mi consolo.
Letterale
A prescindere da cosa dicono sul testo letterale, cioè che non basta leggere ciò che c’è scritto e che suoni logico per capire cosa intendevano gli autori. Oltre alla conoscenza del contesto storico e della lingua in cui è stato scritto, ci sono altre faccende da tener conto ecc. ecc. Io mi rifaccio semplicemente che quando scrivevano spada, intendessero proprio spada e non altro. Poi se continuando a leggere, il resto mi induce a pensare ad altro, solo allora cerco di interpretare. Per cui vado spedito senza chiedermi tanti perché, a meno che non capisca nemmeno il senso letterale del discorso.
Allegorico
Che si rappresenta una figura o un simbolo per ciò che si sta dichiarando. Ogni vicenda sulla Bibbia pare un’allegoria perché tutto viene riportato a Dio o a Gesù anche se si parla di animali es. l’agnello.
Questo è quanto si stabilisce perché ci siamo imposti che tutto debba essere così. La Bibbia rappresenta la strada da percorrere che Dio ci hai ispirato tramite i profeti. Se invece pensiamo che siano solo dei racconti scritti da nativi di una certa zona che volevano tramandare la loro storia magari amareggiati perché i popoli vicini erano pieni di antiche storie e leggende mentre loro no, l’allegoria che in definitiva parla di Dio o Gesù non esiste.
Morale
Gli scrittori tutti quando scrivono hanno il desiderio di lasciare ai posteri qualcosa di sé o della propria storia. E’ quindi dentro di noi tramandare qualcosa, sia nel bene che nel male, che vada oltre la semplice parola scritta. Come se lo scritto si smaterializzasse o si unisse con lo spirito.
Anagogico
Che tutto porta su, ad un livello spirituale che si trova sopra il livello umano. Ogni parola o frase ci indica o ci fa percepire l’essere superiore che ci ha creato.
Che questi “sensi” siano considerati corretti e giusti da persone colte e che ci derivino dal passato, io non lo metto in dubbio. Però come scritto prima, essendo ignorante, se cercassi di interpretare così come indicato dagli esegeti o dalle persone colte, non riuscirei a capire, leggendo facendo riferimento ai quattro sensi.
Mi rendo conto che nella dialettica di tutti i giorni parliamo usando frasi che letteralmente non hanno senso ma che se ne capisce bene il significato. Per esempio quando diciamo un bicchiere d’acqua, intendiamo non un bicchiere fatto d’acqua, ma solo contenente acqua. Come per esempio: dammi il cinque. Sappiamo bene che significa porgere la mano in un certo modo.
Abbiamo una maniera di dire le cose e di scriverle, che ieri sarebbero risultate astruse, ambigue, strane. Probabilmente domani useremo altri termini diversi e concetti che per noi oggi sarebbero sconosciute e di difficile intendimento. Però coloro che hanno tradotto dall’ebraico, aramaico o dal greco, hanno avuto la possibilità di scegliere le frasi che consideravano più appropriate per i concetti del tempo. Probabilmente molte scuole hanno messo molto dei loro pensieri nelle traduzioni, cambiandone anche il significato a seconda dei propri convincimenti.
Perciò leggendo i testi tradotti già variati, dovrei poi tener conto anche dei 4 sensi che sinceramente mi porterebbero a cambiare il significato di una frase magari a seconda del mio stato psicofisico del momento.
Potrei per assurdo essere in conflitto con me stesso a seconda del giorno in cui mi gira bene oppure male, tanto per farla semplice.
Ascoltando qualche conferenza di questi sapienti esegeti se presi uno alla volta, non si può far altro che apprezzare la loro cultura e conoscenza. Ascoltandoli in un dibattito, mi reputo contento di essere ignorante e di capire solo quello che posso capire. Non dimentico infatti che Gesù disse: hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai donate ai piccoli.
Natale Pappalardo febbraio 2020