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Il CW non muore mai

     Scrivere qualcosa di nuovo sulla telegrafia eseguita col codice Morse è difficile, infatti, pare che sia stato detto tutto. Basta cercare su internet o su pubblicazioni varie e salta fuori qualsiasi informazione. L’unico problema è avere il tempo e la voglia di mettersi a cercare e poi leggere quanto ci viene dato. Mai come in questo periodo il tempo ci sfugge via. Da giovani tra lo studio, lavoro, ragazza, amici, divertimenti vari, non abbiamo tempo. Abbiamo persino difficoltà a seguire gli anziani quando ci raccontano le loro storie ed esperienze di vita. Discorsi troppo lunghi, nessuna sintesi, mai che si arrivi al nocciolo della questione. Una sofferenza “perdere tempo” ad ascoltarli, quando si hanno così tante cose da fare… Da persone mature, i problemi poi aumentano, calcolando solo i fortunati che hanno un lavoro fisso e quasi tutti con una famiglia da mantenere, la casa, i figli, la moglie… Da anziani, quando sembrerebbe che finalmente il tempo possa esserci per soddisfare tutte le cose che prima non si erano potute fare, ecco che spuntano i figli dei figli, i nipotini. Tu che non hai niente da fare, perché non vai alla posta a …?

     Insomma il tempo per la maggior parte di noi non basta mai. Quanti libri sono sulla libreria ad aspettarci! Appena mi libero… Qualche volta ci riusciamo ma troppe volte rimandiamo le letture e così facciamo per le informazioni e le notizie che ci farebbero piacere leggere e conoscere. Per quanto scritto sopra, cioè per la mancanza di tempo da dedicare alla conoscenza di questa materia, invito tutti coloro che hanno la possibilità di trovarne un poco, di consultare il sito del fisico Andrea Gaeta, un ricercatore che si interessa da molti anni di telegrafia. Troverete tutto e di più su:

http://www.bitnick.it

    Queste righe sono destinate ai lettori consapevoli, a gente che è appassionata di radio e di comunicazioni in genere.

  E’ facile perciò attirare l’attenzione su un argomento che tutti conoscono anche se non sono dei provetti radiotelegrafisti, anche se conoscono appena solo l’alfabeto Morse o addirittura, pur non conoscendolo, lo sentono spesso quando si sintonizzano sulle frequenze dedicate a questo genere di comunicazione. Penso che la curiosità di sapere come interpretare quei suoni strani sia di tutti.

    Sinceramente mi piacerebbe poter attirare l’attenzione anche di coloro che non conoscono niente di questa attività. Anzi, che hanno delle idee confuse o addirittura sbagliate su cosa sia stata per l’umanità l’epoca delle comunicazioni col codice Morse. Impropriamente oggi si dice CW per intendere il Morse in tutte le sue forme, anche se CW significa continous wave e si riferisce alla radio. Non esiste più la Telegrafia col classico tasto, sia pure verticale, sideswiper o semiautomatico e perciò si utilizza il termine CW per indicare tutto.

   Però bisogna distinguere fra la semplicità, la concretezza, la sintesi., insomma un mezzo rapido per scambiarsi informazioni certe, sicure, affidabili e chi si diverte a ricevere e trasmettere a velocità che niente hanno a che fare con lo spirito per cui è nato. Ci sono dei Club di alta velocità che premiano gli operatori che riescono a “conversare” a velocità sostenute attraverso la radio, inserendoli nel loro Club con un diploma di riconoscimento della velocità raggiunta. Questi operatori amano a tal punto questa attività che si dedicano, in radio, a questa specialità del CW.

    Sono O.M formidabili che si applicano continuamente per migliorarsi sempre più nella precisione e nella velocità. Questa è una delle tante sfaccettature del CW, sempre esercitata via radio. Però non ha niente a che fare con l’agonismo, le “famose” gare di HST che qualcuno scorrettamente ha descritto come radiotelegrafia.

 

    La radiotelegrafia oggi è tutt’altro che morta: le gare di HST di radiotelegrafia ad alta velocità… (Radiorivista 10-2012 pag. 21) … non è esatto! !

 

    Le gare di alta velocità vengono esercitate solo via PC e solo da uno sparuto gruppo di O.M. uno 0.001% e dico troppo, che amano competere fra di loro per dimostrare quanto sono bravi. Scrivere quanto ho letto su un articolo di R.R. a tale proposito è scorretto addirittura perché la Rivista si rivolge anche a chi niente sa di radiotelegrafia. In definitiva la competizione espressa in quel modo è solo fine a se stessa e di nessuna utilità. Figuriamoci poi che c’è persino chi crede che quest’ultima forma sia un’evoluzione del CW! Così si stravolge completamente lo scopo per cui il CW è stato tanto importante in tutti questi anni e per il quale al mondo c’è chi sta dedicando anima e corpo per renderlo “immortale” Il CW è un sistema di comunicazione serio e sicuro, anche se adesso si usano altri sistemi tecnologicamente più avanzati.

    Oggi si parla di inserire il CW tra le cose da mantenere per sempre come patrimonio dell’umanità. Un qualcosa che ha dato una svolta incredibile a tutto il genere umano, un’accelerazione fantastica per lo sviluppo e la crescita del mondo intero. Eppure per la maggior parte della gente, basta chiedere in giro, vecchio o giovane che sia, si sa solo quello che è successo al Titanic: il segnale di soccorso SOS. Ecco cosa conosce la gente! Io sono solo un “dinosauro” ancora vivente, uno degli ultimi che ha avuto la fortuna di apprendere la radiotelegrafia da ragazzo, uno che ha fatto parte di coloro che hanno vissuto l’era, ormai finita ufficialmente nel mondo, dei radiotelegrafisti di bordo: i Marconisti.      Non posso raccontarvi niente dei TELEGRAFISTI, di coloro che mangiavano pane e CW, perché io faccio parte del futuro di costoro, sono dell’era della radio. Spero che, fra quanti mi leggono, ci sia qualcuno che sia in grado di scrivere qualcosa a questo proposito. Io mi limito a scrivere solo di radiotelegrafia. L’apprendimento naturalmente è lo stesso. Ricordo ancora il timore di non farcela ad imparare a capire cosa significassero quei suoni. Per fortuna ho frequentato una scuola, con tanto di istruttore che aveva come unico scopo la funzione dell’insegnamento e perciò sono stato condotto per mano ed aiutato ad affrontare passo dopo passo le difficoltà che incontravo durante il percorso.

   Giorno dopo giorno le difficoltà si sono disciolte come neve al sole e anzi, dopo pochissimo tempo, tutti gli allievi, compreso me, erano entusiasti di aver finalmente capito il mistero di quei suoni. Oggi invece imparare il CW è più difficile, non esistono più istituti creati apposta, esistono però la buona volontà, la caparbietà, la tenacia, la passione, in definitiva la VOGLIA di farlo. Purtroppo fra coloro che dovrebbero dare una mano, cioè fra coloro che con la loro esperienza potrebbero mettere l’allievo in condizioni di superare al meglio le difficoltà che si incontrano durante il percorso dell’apprendimento, ci sono degli O.M che, remano contro. Remano contro perché i più non sono predisposti ad insegnare e quindi, malgrado tutta la loro buona volontà, invece di aiutare, danneggiano quanti si sforzano per imparare. Poi ve ne sono altri, purtroppo, che si mettono in cattedra e più che insegnare danno sfoggio delle loro capacità.

    Manca purtroppo l’umiltà in queste persone. Gente che ha bisogno per forza di sentirsi al di sopra degli altri, essere invidiati è il loro comandamento. Invece di facilitare le cose, le rendono più difficili perché più incomprensibili sono e più grande è il loro sapere. Invito chiunque pensi di imparare il CW a non affidarsi a coloro che risplendono di luce propria, a quelli che si rifanno, per intenderci, a una certa pubblicità di qualche tempo fa che pretendeva di stupire con gli effetti speciali. Chi realmente sa non dà mai sfoggio del proprio sapere. La sensazione che si prova a ricevere un segnale Morse attraverso la radio, magari proveniente da un paese lontano è unico. Basta sentire le prime lettere e ci si rende conto della nazionalità di colui che in quel momento sta abbassando il tasto. Non ci interessa se quell’uomo sia cinese, giapponese o di qualsiasi altra nazionalità, perché sappiamo che qualsiasi lingua parli, con qualsiasi accento, per noi sarà come un libro stampato. Abbiamo i nostri codici, le nostre abbreviazioni. Il nostro inglese, anche se maccheronico, sarà sempre sufficiente a scambiarci informazioni. Ecco perché in più di cent’anni il Codice Morse ed in particolare la radiotelegrafia è stata tanto importante nel mondo. Non creava difficoltà di comprensione tra persone che parlavano un’altra lingua. Gli RT avevano la loro lingua e questo rendeva tutto più facile. Nel mondo degli amatori poi la semplicità degli apparati e un semplice filo come antenna consentivano e ancor oggi permettono, collegamenti impensabili rispetto a chi si dedica solo alla fonia. Però la cosa che colpisce più di tutto è che nel CW stà la verità.

    E’ davvero come la nostra scrittura, non possiamo modificarla più di tanto e per più di qualche momento. Alla fine la nostra calligrafia prenderà sempre il sopravvento. Il CW espresso con i tasti manuali esprime il nostro stato d’animo, le nostre sensazioni, se naturalmente dall’altra parte ci sarà chi sa intendere. Per questo malgrado sono nel mondo della radiotelegrafia dal 1967 sia per averla esercitata come marconista a bordo delle navi, come radiotelegrafista nelle stazioni costiere, come militare e adesso come O.M., ancora imparo e ogni volta mi meraviglio per le sensazioni meravigliose sempre nuove che ricevo dal CW che prima non riuscivo a percepire. Oggi la radiotelegrafia commerciale esiste solo in qualche angolo sperduto del mondo, però in nazioni importanti, di cui non farò il nome, malgrado sia morta ufficialmente, non sono mai del tutto terminati gli addestramenti di militari per l’apprendimento del CW. Così come si continuano a manutenzionare migliaia e migliaia di apparati rendendoli pronti all’uso.

   Sembrerebbe che nel nostro mondo digitale e sofisticato per le comunicazioni, non ci sia posto per i vecchi RT, eppure se queste nazioni spendono tanto denaro per mantenere efficiente questo tipo di servizio, qualcosa che non ci è consentito conoscere c’è sicuramente.

   Questo mi fa sperare che malgrado il testimone sia passato nelle mani dei radioamatori, sotto la cenere ancora qualcosa brilla.

 

                                                                                      Op. Lino IZ0DDD Ottobre 2012

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