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IL LIBRO DI ENOCH

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     Uno dei libri più difficili che abbia mai letto!

     Per più di un quarto il libro parla di chi l’abbia davvero scritto, quando e come. Gli esperti si interrogano e discutono fra di loro vari argomenti e non essendo d’accordo fra di loro, formulano ipotesi personali traendo giudizi da altri libri e da altri esperti che la pensano, se non come loro, quasi. La cronologia è stata in qualche modo organizzata ma, è sempre opinabile tutto.

    Enoch descrive sogni e visioni e come tali li racconta scrivendoli in libri (5) che poi dona al figlio Matusalemme che a sua volta dovrà farne partecipi i suoi fratelli e i figli dei figli e tutte le generazioni che verranno.

In pratica niente è scritto in maniera letterale se non poche cose, infatti tutto è da interpretare. Metafore e allegorie sono la base di questo libro che ricordo è stato tradotto da, si pensa, dall’aramaico. Si dice che ne furono trovati pezzi, insieme ai rotoli di Qumran, ma l’originale (forse) è stato trovato in Etiopia molto tempo prima. Poi per centinaia di anni se ne persero le tracce fino al 1773, almeno in Europa. Dovrebbe essere il libro più antico del mondo perché Enoch fu la 7° generazione dopo Adamo, quindi un avo di Noè.

    Personalmente penso che sia stato del tutto inutile leggerlo perché è stato tradotto con vocaboli che non rappresentano l’origine che poi neanche si conoscono. I sogni e le visioni sono poi descritte in una forma impossibile da capire logicamente. Il resto è tutta una punizione, una carneficina di bestie varie, principalmente pecore che rappresentano naturalmente il popolo eletto. Dichiarazioni sull’osservanza della rettitudine e del timore di diventare empi. Una ricostruzione in particolare del popolo eletto, delle loro punizioni nel tempo. Il perdono e di nuovo il castigo e questo per innumerevole volte.

   Nel primo libro di interessante c’è il l’argomento dei giganti che per Enoch sono i figli degli “Angeli”. Angeli che non avrebbero dovuto avere figli perché immortali. Mentre i figli degli uomini dovevano accoppiarsi perché mortali e per continuare la specie dovevano fare figli.

    Per questo sono stati puniti tutti, uomini, animali e angeli, perché non c’era rimasto nessun puro sulla Terra se non Noè e i suoi figli.

Per i figli degli uomini arrivò il diluvio.

    I Giganti, invece, cioè la parte spirituale che era in loro e che gli derivava dagli “Angeli” avrebbero dimorato sulla Terra, perché lì erano nati e sarebbero stati chiamati spiriti maligni.

    E gli spiriti dei giganti opprimeranno, affliggeranno, attaccheranno, combatteranno e recheranno desolazione, portando solo offesa sulla Terra. Insorgeranno contro i figli degli uomini e le loro femmine perché da loro sono stati generati.

Mentre gli “Angeli”, coloro che si sono macchiati di questo atto, saranno messi in un posto alla fine delle stelle, del cielo e della terra. Oltre l’abisso profondissimo di lingue di fuoco non misurabili né in altezza, né in profondità. Attenderanno il giudizio finale (che comunque sarà senza alcuna misericordia, a che scopo quindi attendere tanto?) e nel frattempo contamineranno gli uomini per portarli fuori strada e consegnarli ai demoni.

    Nell’ultima parte di interessante c’è la nascita di Noè. Infatti alla sua nascita il padre Lamech si rivolge a suo padre Matusalemme preoccupato. Gli dice che Noè non può essere suo figlio perché ha la pelle troppo bianca e i capelli come lana bianchissimi. Poi occhi grandi e luminosi tanto che, quando li ha aperti, ha illuminato tutta la stanza. Poi quando la levatrice lo ha tirato fuori ha aperto bocca e parlato rendendo grazia a Dio. Crede che sia figlio di “quelli là” gli “Angeli” (strano che non sia anche lui un gigante). Lamech chiede a Matusalemme di intercedere presso Enoch suo padre, perché lui è a conoscenza di ogni cosa. Ed Enoch lo rassicura dicendo che è proprio suo figlio e che dovrà chiamarlo Noè. Sarà destinato a grandi cose e lui e i suoi figli ripopoleranno la Terra. Lui ha visto tutto non solo questo ma fino alla fine dei giorni.

    Non essendoci al mondo una sola persona che conosca come si sono svolte le cose, se mai si sono svolte… dopo quello che ho letto posso fare anch’io delle ipotesi e cioè pensare che Enoch abbia davvero avuto delle visioni dopo una bevuta colossale.

    Pensare che gli “angeli”, così vengono tradotti costoro che si presero le femmine degli uomini, poi siano diventati i demoni, esattamente come ci viene da sempre predicato, mi sembra troppo punitivo. In fin dei conti i figli degli uomini rispetto agli “angeli” erano poca cosa. Mi viene più facile “credere” che gli “angeli” si unirono con le femmine degli Adam e generarono degli ibridi, i classici semidei di cui tutte le mitologie narrano, perfino la Bibbia cristiana cattolica.

      Che i demoni di cui narra Enoch, non siano altri che i rivali del Dio. Nei suoi libri non si finisce mai di lodarlo, venerarlo e anche che alla fine, pur conoscendo ogni cosa del futuro, tutti coloro che non lo hanno amato saranno puniti, mentre chi è sempre stato fedele avrà per premio una vita lunghissima, non si parla di vita eterna. Non poteva cancellarli prima che recassero offesa? Qui non si parla affatto che l’uomo aveva il libero arbitrio, anzi o mi ami o ti distruggo. Poi non si capisce come mai Enoch, unico umano al mondo, potesse accedere a tutti questi segreti. Conoscere anche più di certi “Angeli” non di tutti certo.

     Il libro di Enoch forse sarà stato anche interessante ma lo vedo esageratamente rimaneggiato e trasformato per poter prendere in considerazione qualcosa. Non che gli altri libri antichi siano meno “trafficati” però almeno hanno una certa logica che in questo libro manca completamente se non una esagerata e continua lode al Signore che sempre punisce senza misericordia.

In conclusione, parecchio tempo buttato via, ma era doveroso sapere cosa c’era scritto, si parla troppo di questo libro “strano”, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento, troppo per un libro apocrifo. La curiosità era troppo forte. Non prendete in considerazione di leggerlo se non forse il primo e l’ultimo libro, il resto lascia a desiderare, molto a desiderare…

                                                                                                                                              Febbraio 2018  

IL LIBRO DI ENOCH 2

Mi piacerebbe almeno una volta mettere la parola fine “definitamente “ai miei articoli, invece rileggendoli, ho sempre la necessità di aggiungere qualcosa che nel frattempo ho scoperto facendo altre ricerche.

Per quanto riguarda Enoch, avendo dovuto registrare l’audio quest’anno, dell’articolo scritto nel 2018, inevitabilmente ho avuto modo di sentire e vedere dei video che parlavano di questo strano personaggio. Alcuni non li ho presi nemmeno in esame perché già i titoli parlavano di segreti, di verità nascoste che la chiesa non desidera farci conoscere o altre cose simili. Altri invece mi parevano seri, perché gli autori erano personaggi conoscitori delle antiche scritture e della Bibbia in particolare, che conoscevo per averli già sentiti nel passato.

Enoch in una maniera o nell’altra capita sempre fuori quando si parla del male che affligge l’umanità, anche se quasi nessuna religione lo ha scelto come libro canonico. Si fa riferimento sempre ai suoi contenuti per aver delle spiegazioni che giustificano in qualche modo il male. Argomenti che non sono però descritti nella nostra Bibbia, se non accennati minimamente. Infatti gli spiriti maligni o demoni che Gesù e i vari apostoli (meno Giovanni che non ne parla affatto nel vangelo che viene attribuito a lui), riescono a scacciare dai corpi dei posseduti, non sono altro che gli spiriti dei giganti che durante il diluvio sopravvissero e che tutt’ora sono sulla Terra. Giganti generati dagli angeli “caduti” e dalle figlie degli uomini. Per chi legge solo la nostra Bibbia, infatti, questi spiriti maligni sono un vero mistero.

Dio non è riuscito ad eliminarli oppure non ha voluto, per motivi che non ci è dato conoscere. Però nel primo libro di Enoch, canonico per i cristiani Copti, vengono date spiegazioni, anche se i dettagli non sono sufficienti per essere esaustivi. Bisognerebbe leggere altri libri, molto più antichi della Bibbia stessa, per avere delle conoscenze che, in qualche modo, spiegano o almeno chiariscono molte situazioni che sono evanescenti.

Comunque per Enoch la colpa del male nel mondo è causato dagli spiriti maligni dei giganti, mentre i problemi degli israeliti derivano dalla loro disubbidienza a Yahweh e a voler adorare altri Dei. Purtroppo nella nostra Bibbia cattolica, io ho letto che il primo spirito maligno si trova nel deserto, sotterrato ed incatenato dall’Arcangelo Raffaele. In altri scritti si legge invece che non solo Azazel sta incatenato lì ma anche tutti gli altri 199. Mentre Enoch scrive che questi angeli sono tutti precipitati in un abisso profondissimo tra fiamme altissime mentre implorano Dio che li perdoni per il male arrecato. Il giudizio finale in alcuni scritti sarà di condanna, per altri invece, chiunque avrà peccato sarà graziato.

Sinceramente fare chiarezza in questi libri antichi, sia pure facenti parte della Bibbia è davvero difficile se non impossibile. Bisognerebbe avere altre informazioni che però sono considerate solo leggende o storie epiche. Tra l’altro io mi chiedo: come può Enoch conoscere non solo il numero esatto degli angeli disubbidienti ma anche i loro nomi? Ah già dimentico che Enoch era un grande confidente di Dio e degli angeli.

Eppure tutto ciò è stato tramandato e anche scritto almeno 7000 anni fa, da personaggi che la storia la conoscevano prima che fosse cambiata e modificata molte volte, prima ancora che si parlasse di Bibbia, intendo non quella scritta, bensì quella chi oralmente si comunicava, quindi la più antica possibile.

Tra l’altro, quasi la totalità delle persone interessate a questi argomenti, non accetta di prendere in considerazione niente che non sia stato approvato dalla Chiesa. Non mi riferisco soltanto a quella cattolica, ma a una qualsiasi delle religioni ufficiali, che sono tante. Ogni religione ha un suo perché dell’esistenza del male. Per i cattolici o cristiani in generale, il male proviene da Adamo, infatti tutto il male iniziò da lui e noi ne subiamo ancora le conseguenze. Di Enoch comunque ci sono molti pareri e tutti molto confusi anche se, chi ne parla, perché ha impiegato tempo a studiarlo, è convinto per quanto possibile, di non sbagliare a giudicarlo.

Ascoltando gli esperti e seguendo i loro ragionamenti, senza chiedersi alcun perché di ciò che raccontano, pare che tutto fili liscio e scorra come sul velluto. Ma basta seguire un accenno di logicità e subito appaiono le contraddizioni. Un bambino segue la favola di Hansel e Gretel, senza chiedersi come mai in mezzo al bosco ci sia una casa di pan di zenzero o marzapane ricoperta di caramelle (a seconda delle versioni). Molti di noi non si pongono mai domande perché in definitiva si fidano delle autorità. Io che sono pieno di dubbi, li dovrei interrompere continuamente, ma se sto ascoltando una conferenza ciò non è possibile. Però le domande rimangono, non spariscono di certo. Questi ricercatori però sono molto preparati e pronti a soddisfare ogni curiosità. Nel caso in cui non vi riescano, perché magari hanno di fronte un tipo coriaceo che non vuol “capire” tirano fuori le solite frasi: bisogna credere, bisogna aver fede, altrimenti non si può capire.

In questa occasione del libro di Enoch mi sono concentrato su uno dei tanti video chiamati “Bella Prof” pubblicati da un insegnante di religione, Don Gianmario Pagano, sceneggiatore, scrittore, insegnante di italiano e sacerdote. Naturalmente ho visto numerosi  altri video di altri ricercatori, ma quest’ultimo di “bella Prof” che intervistava uno studioso, Vittorio Secco, laureato in molte materie sempre attinenti alle materie classiche antiche e alla teologia, mi ha incuriosito molto.

Ho iniziato con molto interesse l’intervista con questo personaggio dai molti titoli, ma piano piano il mio interesse è andato scemando perché si parlava di scienza, cioè che lui ed altri esegeti studiavano il libro di Enoch in maniera scientifica. L’insieme dei libri di Enoch è come una mini biblioteca contenete miriade di informazioni che bisogna comunque conoscere e inserirli nel contesto del periodo in cui il libro narra.

Già qui ho avuto le mie prime difficoltà a seguire lo studioso perché il libro pare sia stato scritto anche nei secoli a posteriore la nascita di Gesù da chissà quanti autori e che due versioni diverse sono conservate presso i cristiani ortodossi, mentre noi abbiamo un’altra versione che ne ricalca una scritta in greco o aramaico trovata in Etiopia (non siamo certi di niente). Però nei rotoli di Qumran ne furono trovati anche pezzi scritti in aramaico. Poi come ho scritto precedentemente non se ne trovò più traccia per diversi secoli. Mi chiedo, il valore scientifico di cui parla questo studioso quale può essere, se in pratica non si conosce quasi niente delle sue origini? E in seguito, quanti lo hanno manipolato?

Ma poi chi era il padre di Enoch? Genesi 4,17… (Qui si parla di Caino)"Più tardi si mise a costruire una città che chiamò Enoch, dal nome di suo figlio".  In ebraico Enoch significa iniziato.

Genesi 5,21-23 …  (Qui si parla della discendenza di Seth terzo figlio di Adamo ed Eva)  Iared aveva centosessantadue anni quando generò Enoch, nonno di Noè e padre di Matusalemme.

Già dall’inizio cominciamo male, infatti il genere umano “buono” poteva essere stato concepito da Caino? Molto meglio se fosse stato Seth il terzo figlio senza alcuna colpa. Alcuni esegeti raccomandano di non fare confusione e di stare bene attenti a quanto si legge. Ebbene io, anche se immeritatamente perché non possiedo alcun titolo, lo dico a loro. Riesco ancora a leggere e a capire le cose semplici e non ho bisogno che qualcuno me le spieghi con formule magiche che non stanno in piedi. Pecco di presunzione?

Ma poi il ricercatore continua spiegando che nel primo libro di Enoch si parla dei giganti, esattamente quello che ho letto io nel libro che comprai anni fa. Dio ha punito tutti, uomini, animali, angeli e giganti. Quest’ultimi sono morti solo come corpo. Mentre i loro spiriti si aggirano ancora sulla Terra, dove sono nati e hanno il compito di fare del male, sono gli spiriti del male i così detti diavoli. Quindi col diluvio Dio ha spazzato via tutti meno che Noè e la sua famiglia.

Il versetto della Genesi 6.4 lo dice a proposito ma io leggo anche altro che a quanto pare molti non prendono in esame… C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi.

C’erano sulla Terra i giganti a quei tempi… di quali tempi si parla? E anche dopo, quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini. Sbaglio se immagino che prima dell’unione tra i figli di Dio e le figlie degli uomini i giganti già esistevano? Chi li aveva creati e quando? Nella Bibbia non se ne parla, invece si legge che erano di diversa natura. I loro figli … sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi.

Quindi Enoch o chi ha scritto per lui, si è come minimo “confuso” scrivendo che i giganti erano il prodotto tra i figli di Dio (gli angeli?) e le figlie degli uomini. E se ciò non risulta esatto, anche gli spiriti degli angeli caduti trasferiti nei giganti, che ricordo sono ancora sulla Terra per fare del male, mentre i loro corpi sono morti nel diluvio, risultano solo un’invenzione. Senza contare che i giganti non possono essere gli eroi dell’antichità, uomini famosi.

Tutto ciò serve solo a giustificare che ci sono stati degli angeli che si sono ribellati a Dio e che da loro arriva tutto il male possibile. Qualcosa di vero dovrebbe sicuramente essere accaduto ma la nostra Bibbia non ne parla. Queste informazioni si possono trovare su altri testi più antichi, che gli esegeti e i ricercatori in generale neanche si degnano di leggere. Noi però abbiamo Giobbe che ci spiega esattamente cosa sta accadendo nel mondo da quando Satana e Dio hanno scommesso sulla devozione di Giobbe.

Satana in questo caso è un accusatore, infatti critica l’operato di Dio che ha dato tutto a Giobbe. Ecco il motivo dell’amore di Giobbe verso Dio. Sentendosi sfidato Dio permette a Satana di provare a togliere la devozione di Giobbe verso di lui, con qualsiasi mezzo, meno la morte. Satana gli fa morire i suoi 10 figli, gli fa ammalare e morire tutti i suoi armenti e greggi, gli rovina i pascoli e infine lo fa ammalare gravemente. Giobbe però non desiste dall’essere devoto a Dio che in questo caso vince la scommessa con Satana. Dio guarisce Giobbe, gli ridà altri dieci figli e lo fa tornare ricco. Satana ritorna alla carica dicendo che Giobbe è un personaggio unico, non ne esistono sulla Terra come lui. Mentre se provasse a togliere qualcosa all’umanità, questa gli si rivolgerebbe contro. Ancora una volta Dio si sente sfidato e offre a Satana un tempo determinato per cercare di allontanare da lui l’umanità. Noi stiamo vivendo in questo periodo di tempo.

Questo libro di Giobbe è stato commentato dai più grandi teologi e filosofi dell’antichità e ancora oggi, vari ricercatori si cimentano per scoprire verità nascoste, interpretando ognuno a suo modo le vere intenzioni di Dio. Perché ritenere che tutto il male che affligge l’umanità sia causato da una scommessa, come se fosse una partita a dama, è inconcepibile per un Dio che si rispetti. Certo è difficile riuscire a cambiare le carte in tavola, eppure gli esegeti o semplici sacerdoti hanno il potere di trasformare quanto scritto in tutt’altre cose. È mai possibile che tutto il male di questo mondo lo crea Satana con il bene e placido consenso di Dio? Non è proprio credibile, ma solo perché ci scordiamo cosa c’è scritto nell’Antico Testamento a proposito di Yahweh. Se ci ricordassimo tutto il male che ha creato e fatto fare dal suo popolo principalmente a propri cugini primi e discendenti…

Ritornando a Enoch e a quanto c’è scritto nel suo primo libro, completamente diverso da Giobbe o da altri libri della Bibbia. I giganti c’erano allora e anche dopo ma dopo il diluvio di loro restava solo lo spirito. Credo di non aver equivocato.

Mi chiedo come mai gli esploratori che Mosè inviò per sopralluogo nella terra di Canaan riportarono queste parole:

Numeri 13:31-33

31 Ma gli uomini che erano andati con lui, dissero: «Noi non siamo capaci di salire contro questo popolo, perché è più forte di noi». 32 E screditarono presso i figli d'Israele il paese che avevano esplorato, dicendo: «Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; tutta la gente che vi abbiamo vista, è gente di alta statura; 33 e vi abbiamo visto i giganti, figli di Anac, della razza dei giganti. Di fronte a loro ci pareva di essere cavallette; e tali sembravamo a loro».

Quindi o non tutti perirono nel diluvio oppure questi giganti sono un’invenzione degli esploratori. Strano però che parlino di una certa razza di giganti e ne fanno anche il nome. Infatti nella Bibbia si fa riferimento a tante razze diverse.  Quindi gli angeli che si presero per mogli le figlie degli uomini le ingravidarono creando giganti. Ogni tanto nascevano come Golia, altre volte come Anac, altre volte di razza diversa. Però non riesco a concepire come mai queste creature fossero … gli eroi dell’antichità, gli uomini famosi. Io ho sempre considerato, magari essendo influenzato dagli eroi greci che i semidei fossero personaggi perfettamente simili agli umani ma con facoltà superiori. Immagino Ercole, Sansone, Achille ecc. Naturalmente io non mi baso sulla scienza così come fanno gli esegeti. Loro certamente hanno delle certezze talmente solide che scavalcano ogni possibile dubbio. Questa è la vera scienza! Io invece nella mia immensa ignoranza sapevo che la scienza non ha mai certezze, ma sempre dubbi e che è proprio il dubbio che fa scoprire la conoscenza anche se questa è sempre relativa.

Continuando il video e relativa intervista, mi sono reso conto che questo studioso Dott. Vittorio Secco aveva molte frecce sul proprio arco ma nessuno di questi dardi era consistente. Infatti lanciava solo fumo che diventava evanescente appena scagliato. Però mentre ciò che veniva da lui e dai suoi colleghi esegeti erano verità “scientifiche”, le argomentazioni di altri studiosi non potevano essere neanche prese in considerazione, perché prive di qualsiasi fondamento.

A questo punto ho smesso di perdere tempo ad ascoltare una conferenza di presunzione assoluta sulla verità a proposito di Enoch e dei suoi scritti. Mi è sembrato di ascoltare quei virodivi televisivi che negli ultimi due-tre anni ci hanno ammorbato con delle spiegazioni bugiarde spacciandole per verità assolute.

Sono arrivato alla conclusione che persone come quel ricercatore o del sacerdote-professore, con cultura sopra la media e con conoscenza molto approfondita nelle materie religiose o antiche in generale, non possano non sapere che stanno parlando di ARIA FRITTA. Ne sono consapevoli, anzi molto consapevoli e se continuano a raccontar “barzellette” lo fanno esclusivamente per un loro vantaggio o tornaconto riguardo tutti noi. Sempre pronto a ricredermi io non ho certezze, però qualcosa di concreto bisogna che qualcuno me lo faccia vedere o toccare, altrimenti la loro parola pesa sulla bilancia esattamente come la mia, malgrado le lauree e master conseguiti.

Naturalmente io non posso mettermi al confronto con questi ricercatori che dedicano buona parte della loro vita alla conoscenza di questi argomenti. Loro sono degli studiosi e sicuramente anche molto appassionati a queste materie. Mentre io sono soltanto un curioso. Quindi le persone che mi leggono sono ben consapevoli della grande differenza che c’è tra loro e me. Non esiste paragone! Mi auguro però che queste stesse persone sappiano cosa significa credere e cosa significa aver fede.

Credere significa immaginare, aver l’opinione di, supporre, pensare, presumere, reputare, ecc.

Questi personaggi con le loro ricerche “credono” soltanto, infatti non possono aver nessuna certezza. Tutta la loro sicurezza in quello che dicono può sparire alla luce di nuove informazioni diverse da quanto appreso prima.

Aver fede da Treccani: Féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive

Oppure per la religione… per cui si credono vere le cose rivelate da Dio, cioè i misteri soprannaturali e non dimostrabili della Trinità, Incarnazione, Redenzione, ecc., e anche quelle verità che la teologia cattolica ritiene dimostrabili razionalmente e che pure sono comprese nella Rivelazione (per es., l’esistenza di Dio).

In questo caso, cioè in quello che dicono i ricercatori, molti che li ascoltano credono e hanno fede perché si basano sull’autorità altrui o per intima convinzione. Mentre io non credo e non ho fede ma solo dubbi. In definitiva vivere credendo o aver fede è molto più facile che vivere immerso nei dubbi, purtroppo o per fortuna, non ho scelto io tutto questo, fa parte della mia natura.

 

                                                                                                                                                  Luglio 2023

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